Vaccino Covid, dalle lusinghe alle stangate: tolleranza zero con no vax e no pass

Dall'Italia all'India passando per Austria e Grecia: cambia l'approccio dei governi contro i 'riottosi'. Non più incentivi come birra o marijuana ma multe salate

Il bastone e la carota. O meglio, dalla carota al bastone. In tutto il mondo. La quarta ondata Covid ha aperto gli occhi – e armato la mano - a molti governi, portandoli a un rovesciamento dell’approccio nei confronti di no vax e no pass.

Da coccole e lusinghe si è passati e minacce e stangate. Prima, a chi non voleva vaccinarsi venivano offerti incentivi. Dalla marijuana americana alla birra siciliana, spingendosi fino al sesso orale gratis messo in palio da un postribolo svizzero o al giorno di congedo retribuito per i lavoratori di Hong Kong. Questo per citare quattro casi fra i più noti, ma l’elenco sarebbe sterminato, tra lotterie varie e soldi extra direttamente in busta paga. 

Ora, vuoi perché la variante Omicron fa paura, vuoi perché dopo quasi due anni e quatto ondate di coronavirus il livello di tolleranza va per forza di cose abbassandosi, l’antifona è cambiata. In Italia sta per entrare in vigore il Super green pass che segna una netta distinzione tra vaccinati/guariti e negativi al tampone. Inoltre, nelle città dove entrerà in vigore una misura minima come l’obbligo di mascherina anche all’aperto in caso di assembramenti, i trasgressori saranno puniti con multe salate fino a mille euro. Sulle multe puntano anche Austria e Grecia. Vienna intende sanzionare fino a 7.200 euro chi non adempirà all’obbligo vaccinale, previsto dal prossimo febbraio, mentre Atene prevede una sanzione di 100 euro al mese per gli over 60 no vax

In Germania di multe particolari non si è ancora parlato ma anche qui il cambio di rotta è evidente: dopo l’introduzione della regola delle 2G, che equivale grosso modo al nostro Super green pass, in Parlamento si discuterà di lockdown per i non vaccinati e obbligo vaccinale generalizzato. Niente sanzioni ma un provvedimento ancora più duro è stato adottato dallo Stato indiano del Kerala, il cui governatore ha annunciato che non saranno garantite cure gratuite ai malati di Covid non vaccinati. “Chi non collabora con gli sforzi dello Stato per combattere la pandemia sarà escluso dai trattamenti gratuiti”, ha detto Pinarayi Vijayan.