Calcio, il (vero) procuratore: basta truffe, i provini dei ragazzi non si pagano

Jean Christophe Cataliotti: c’è chi chiede fino a 30mila euro, ecco come non cadere nella trappola

Baby calciatori  sul campo  (foto Germogli)

Baby calciatori sul campo (foto Germogli)

Milano, 6 dicembre 2021 -  «Tanto per cominciare chiariamo una cosa, anche per aprire gli occhi a genitori creduloni: i “provini” non sono come quelli di una volta. Gli scout sono ovunque e sono loro gli artefici del destino di un giocatore. E quando scoprono un ragazzo di talento chiamano correttamente la società di appartenenza per il nullaosta. Questo perché i provini non si pagano. In nessun caso". Non usa giri di parole Jean-Christophe Cataliotti, avvocato e procuratore iscritto nell’elenco della Figc, da anni in prima linea per combattere avidi maneggioni e imbroglioni senza scrupoli che giocano sulla pelle dei giovani calciatori offrendo consulenza e promettendo un futuro dorato.

Avvocato Cataliotti, se ne parla spesso eppure questi personaggi continuano ad agire indisturbati. Come fermarli? "Basterebbe conoscere le norme per voltar loro le spalle. Citando il regolamento, “agenti sportivi e procuratori non possono rappresentare i calciatori di età inferiore ai 16 anni. E neppure si possono chiedere soldi a un giocatore di 16 anni che sottoscrive un contratto con un club, anche se nella procura c’è scritto che si dovrebbe versare il 5% dell’ingaggio lordo. Ma trattandosi di minorenni i soldi non si chiedono e l’assistenza a titolo gratuito vale fin quando il ragazzo non compie 18 anni".

Questo è chiarissimo. Però invece c’è chi richiede soldi anche per un provino... "Qui siamo davvero all’eccesso. Ricordo solo che il procuratore prima che il ragazzo compia 16 anni può essere consulente della famiglia ma a titolo gratuito. Quindi se io voglio portare un giovane calciatore alla Juve per fare un provino lo faccio a mie spese. E insisto: nulla posso guadagnare se il ragazzo è un fenomeno e a 16 anni fa un contratto milionario. Devo aspettare".

Come fa un genitore ad orientarsi in questo mondo di avvoltoi? "La verità è che quelli che girano i campetti non sono procuratori anche se si spacciano per tali. Le rivelo un dato. Lo sa che in una delle ultime sessioni d’esame su 800 candidati solo 8 hanno superato l’esame? E secondo lei gli altri cosa faranno? I faccendieri, che si spacceranno per procuratori e chiederanno soldi ai genitori per i provini".

E i papà e le mamme pur di far felici i figli ci cascano... "Certo, come quando vogliono svincolare i figli e sono disposti a pagare grandi cifre, ovviamente in nero, a certi dirigenti. Ora questa storia dei provini a pagamento è davvero odiosa: chiedere soldi per promettere un sogno è da persone meschine. Alcuni genitori, abituati ad un sistema delinquenziale mi dicono: “Non ti dobbiamo pagare?” Certo che no, sono io che devo guadagnare la vostra fiducia".

Quindi è molto più importante istruire i papà e le mamme... "Io organizzo un corso gratuito, si chiama “SOS genitori calcio”, perché voglio informare tutti coloro i quali mi chiedono aiuto. E le assicuro che anche genitori colti vengono raggirati perché non conoscono le normative e quindi credono agli adulatori. Dovrebbero, invece, tenersi aggiornati, chiedere lumi a veri professionisti del settore e, soprattutto, aspettare che i figli siano contattati dagli osservatori delle società di calcio che realmente puntano nelle potenzialità dei loro pargoletti".

Domanda scomoda: quanto è disposto a pagare un genitore? "Ultimamente molti papà mi pongono questo quesito, come se si fosse ormai consolidata una prassi sempre più diffusa. E sembra che giri anche una scaletta proporzionata non al valore del giovane calciatore, ma alla categoria in cui il sedicente faccendiere porterà l’ennesima giovane promessa. Le cifre sono assurde, dai 5mila euro in su. Però si arriva anche a 30mila euro per portare un giocatore in serie A in prova, senza garantire esito positivo. I genitori chiamano e mi dicono: Possibile che mi abbiano chiesto questi soldi? Eppure ai miei corsi spiego da anni che il procuratore sportivo può guadagnare solo sui professionisti. Perciò non mi capacito di come gente senza nessuno scrupolo sia capace di raggirare intere famiglie facendo loro solo promesse in cambio di lauti guadagni".

In conclusione: tre regole per evitare di cadere in trappola... "La prima, controllare se la persona che ci contatta sia un procuratore sportivo... e basta guardare l’elenco “agenti sportivi” Figc. Per anni persone si fanno assistere da finti procuratori che guadagnano col sistema dei provini e poi spariscono. La seconda cosa è di non dare mai denaro a un agente che promette provini. Infine, terza cosa, aspettare: non bisogna avere l’ansia di avere il procuratore. Serve quando il calciatore ha prospettive professinistiche e ha bisogno di chi lo asssita in sede contrattuale". (2 - Fine)