Covid, un tampone su due è positivo in Valle d'Aosta: cosa succede ora

Il tasso di positività schizza al 55% nella regione che oggi è passata in zona gialla, preoccupano i dati su contagi e ospedalizzazioni. Rinviata anche la storica fiera di Sant'Orso

Un tampone su due è positivo in Valle d'Aosta, dove oggi si registrano 450 nuovi casi su 819 tamponi eseguiti per un tasso di positività record che sfiora il 55%  (54,9%)Il dato emerge dal bollettino diffuso dalla Regione sulla base dei dati della Usl. Con i contagi odierni il totale da inizio pandemia sale  a 20.594. Nonostante l'elevato numero di positivi in rapporto alla popolazione il tasso di ospedalizzazioni rimane basso: su 5.149 contagiati attuali sono 52 le persone ricoverate, pari all'1% (0,12% in Rianimazione; 0,89% nei reparti ordinari). Ma secondo l'ultimo bollettino di Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, il trend è in rapido aumento. Il tasso di occupazione dei posti letto Covid cresce infatti in 13 regioni e tra queste la Valle d' Aosta registra un balzo del 45%.

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Ma i dati odierni non arrivano inaspettati, da giorni la Valle d'Aosta registra un'impennata di contagi. Ieri i nuovi casi sono stati 443, con 4.874 positivi attuali e nessun decesso. Non a caso il monitoraggio Iss-ministero della Salute, la scorsa settimana ha registrati i valori più alti dell'incidenza di casi Covid-19 in Toscana (2680 casi per 100mila abitanti), Lombardia (2578,1) e Valle d' Aosta (2255,9). Il valore a livello nazionale è pari a 1669 casi per 100mila abitanti. E da oggi la Valle d'Aosta è passata in zona gialla, provvedimento che durerà 15 giorni. A sancire il cambio di colore è stata l'occupazione dei posti letto in Rianimazione, rimasti sotto soglia nelle scorse settimane (al contrario di quelli in area medica, pari al 42,4%, e dell'incidenza dei contagi). 

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"Nelle ultime settimane  anche in Valle d' Aosta i dati epidemiologici hanno avuto un incremento rapidissimo", ha detto il presidente della Regione Erik Lavevaz commentanto il passaggio alla zona gialla. "L'impatto sull'ospedale è di nuovo importante, e i numeri ci hanno portato verso questo cambio di classificazione che era atteso ma che sostanzialmente non cambia molto le regole in vigore per tutti i cittadini valdostani. È fondamentale che in questo momento tutti rispettino le misure anticontagio affinché l'intera comunità possa beneficiare dell'attenzione del singolo. I dati ospedalieri - ha però sottolineato Lavevaz - ci confermano come la grande maggioranza dei casi, che richiedono un intervento sanitario, riguardano persone non vaccinate. Occorre quindi continuare lo sforzo collettivo, andando verso un'immunizzazione che argina chiaramente i decorsi più gravi del contagio".

La pandemia e il passaggio in zona gialla frenano anche la storica Fiera di Sant'Orso, che avrebbe dovuto tenersi il 30 e 31 gennaio in presenza ma  per cui "non ci sono le condizioni sanitarie e di sicurezza" fa sapere l'assessorato allo sviluppo economico che, per non penalizzare l'artigianato valdostano  e il sistema economico e produttivo  regionale, sta valutando l'ipotesi, in via del tutto eccezionale, vista l'emergenza sanitaria, di posticipare la manifestazione nel periodo compreso tra metà marzo e metà aprile 2022. Al riguardo è stata inviata una comunicazione agli artigiani in cui si chiede il loro pare erntro domani mercoledì 11 gennaio.