Covid Lombardia e Italia, bollettino 10 gennaio: 101.762 contagi e 227 morti

Tasso di positività al 16,6%, salgono ricoveri e terapie intensive. 2 milioni di attualmente positivi. In Lombardia 17.581 casi e 61 decessi

Milano - Oggi in Italia si è superata la soglia di 2 milioni di persone attualmente positive. Secondo i dati del bollettino del Ministero della Salute sono 101.762 nuovi contagi e 227 decessi. Come sempre il lunedì, pochi tamponi, 612.821, 380mila meno di ieri, tanto che il tasso di positività sale dal 15,7% al 16,6%. Sempre in salita anche il numero dei ricoveri: le terapie intensive sono 11 in più (ieri +38) con 114 ingressi del giorno, e arrivano a 1.606, mentre i ricoveri ordinari sono 693 in più (ieri +717), 16.340 in totale. In Lombardia - la regione anche oggi con più nuovi positivi giornalieri - sono oltre 17mila i casi odierni. A seguire ci sono Emilia Romagna (14.194 casi) e Campania (13.107).

In Lombardia oggi sono 17.581 i nuovi casi positivi al coronavirus registrati nelle ultime 24 ore. Secondo i dati diffusi dalla Regione Lombardia, i tamponi effettuati sono stati 86.367, per un indice di positività del 20,3%. I morti sono stati 61, per un totale di 35.464 dall'inizio della pandemia. I ricoverati negli ospedali della regione sono 2.999 (+112) e quelli in terapia intensiva 246 (+2).  La provincia più colpita è quella di Milano, con 7.355 positivi odierni al coronavirus, di cui 2.733 a Milano città. Nelle altre province lombarde i casi sono a Bergamo: 1.837; Brescia: 1.725; Como: 513; Cremona: 324 Lecco: 295; Lodi: 338; Mantova: 349; Monza e Brianza: 1.497; Pavia: 735; Sondrio: 535; Varese: 1.559.

"Le terapie intensive sono occupate per i due terzi dai non vaccinati"

Super green pass: cosa è cambiato da lunedì 10 gennaio

Quella odierna non è una giornata come tutte le altre nella gestione della pandemia. Da oggi infatti sono scattate le nuove norme del super green pass ormai obbligatorio (quasi) ovunque. Non solo. Negli scorsi giorni il decreto del governo Draghi ha sancito l'obbligo vaccinale per chi ha più di 50 anni (già in vigore) e di green pass rafforzato sul lavoro da metà febbraio. Una progressiva stretta che di fatto segna una sorta di "lockdown light" per i non vaccinati. Misure che si sono rese necessarie per arginare la corsa del virus in Italia, sulla spinta delle due varianti attualmente in circolaziome, ovvero Omicron e Delta. Sempre oggi conferenza stampa del premier Mario Draghi per fare il punto sul nuovo decreto e sulla strategia del governo per frenare la nuova ondata, che rischia di mettere nuovamente in seria difficoltà gli ospedali. L'obbligo dei vaccini per gli over 50 - ha esordito il presidente del Consiglio - "lo abbiamo fatto sulla base dei dati, essenzialmente, che ci dicono che chi ha più di 50 anni corre maggiori rischi, le terapie intensive sono occupate per i due terzi dai non vaccinati".   

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Italia sempre più gialla. Col rischio arancione

Come sancito dal monitoraggio Iss da oggi l'Italia è sempre più tinta di giallo: sono passate in zona gialla le regioni Abruzzo, Toscana, Valle d'Aosta ed Emilia Romagna. Poche le aree del Paese che sono riuscite a "resistere" in zona bianca: Basilicata, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Umbria. La Liguria per questa settimana ha evitato il cambio di colore da giallo ad arancione. Ma il quadro dei contagi, come spiegato dal presidente dell'Iss Silvio Brusaferro, è segnato da un "drastico peggioramento dell'epidemia" nel Paese. E sono tante le regioni ad alto rischio.

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Covid, la nuova mappa a colori dell'Italia dal 10 gennaio 2022
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Terapie intensive: i dati di Agenas

A livello nazionale, il 17% dei posti in terapia intensiva è occupato da pazienti Covid (era l'11% il 24 dicembre) e il tasso cresce in 9 regioni in 24 ore: Calabria (al 18%), Emilia Romagna (17%), Friuli Venezia Giulia (21%), Lazio (21%), Liguria (21%), Lombardia (16%), PA Trento (29%), Umbria (15%), Veneto (21%). È quanto emerge dal monitoraggio Agenas del 9 gennaio. Il tasso è stabile oltre la soglia del 10% in Abruzzo (15%), Campania (11%), Piemonte (23%), Sardegna (12%), Sicilia (16%), Toscana (20%),Valle d'Aosta (18%). In calo Marche (21%), PA Bolzano (18%). Stabili sotto il 10% Basilicata (3%), Molise (5%) e Puglia (8%). 

In Lombardia vaccinazioni anche di notte

Vaccinazioni anche di notte. E via da ieri, con un giorno d’anticipo, alle immunizzazioni dei ragazzi tra 12 e 15 anni, in vista della riapertura delle scuole. Un’ulteriore accelerazione alla campagna anti-Covid per provare a scongiurare l’inasprimento delle restrizioni in Lombardia, a rischio passaggio in zona arancione. "La zona arancione è un rischio che riguarda la Lombardia come tante altre Regioni d’Italia, ma per quello che riguarda l’andamento dei contagi in questa Regione, la situazione piano piano sta cominciando a rallentare", ha spiegato il coordinatore della campagna vaccinale Guido Bertolaso. Che ieri ha annunciato che il centro di Sesto San Giovanni resterà aperto di notte nei prossimi tre venerdì di gennaio "anche per agevolare la nuova categoria che ha l’obbligo di prenotazione, ossia quella degli over 50". Un incentivo in più per una sacca di irriducibili che avranno tempo fino al 31 gennaio per mettersi in regola almeno con la prima iniezione, anche perché dal 15 febbraio potranno lavorare solo se in possesso del green pass rafforzato.

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Giuseppe Remuzzi (Ansa)
Giuseppe Remuzzi (Ansa)

Remuzzi: in Italia due pandemie, una di Omicron, l'altra di Delta

Per Giuseppe Remuzzi, direttore dell'Istituto Mario Negri,  "adesso noi in realtà, in un certo senso, abbiamo due pandemie: una sostenuta da Omicron e l'altra ancora sostenuta da Delta''. Se vivono insieme questo può rappresentare un ulteriore problema, possono esserci delle preoccupazioni in più''. Parlando dei ricoveri attuali Remuzzi ha puntualizzato: ''Penso, anche se non abbiamo ancora i dati, però lo stiamo studiando, che le persone ricoverate in terapia intensiva in questo momento siano ancora le persone che hanno contratto la variante delta''. "Se Omicron riesce a sopraffare Delta, e segnali in questo senso ci sono, dal momento che la malattia è meno severa, forse avremo la discesa della curva nel giro di qualche settimana" ha sostenuto il direttore scientifico dell'Istituto Mario Negri. Quanto al raggiungimento dell'immunità di gregge "non c'è una verità assoluta". "Se vogliamo parlare di tempi - ha aggiunto nella trasmissione 'Mezz'ora in più di Rai3 - dobbiamo tener conto che dovremo prendere delle precauzioni almeno per un paio di anni".

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Riparte la scuola

Dopo le polemiche sulla necessità di posticipare il ritorno a scuola dopo la pausa natalizia, in molte regioni è scattata la riapertura delle scuole. In Lombardia partenza non senza problematiche con classi incomplete, insegnanti assenti e dirigenti scolastici alle prese con il difficile compito di trovare in tempi brevi dei supplenti, difficili da trovare in condizioni normali, ancor più in periodi come quello attuale. Per quanto concerne il caso Campania, la quinta sezione del Tar della regione ha accolto il ricorso presentato da alcuni genitori di studenti contro l'ordinanza 1/2022 del presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che posticipava al 29 gennaio il ritorno in classe per le scuole dell'infanzia, elementari e medie. Il tribunale amministrativo ha accolto l'istanza cautelare, sospendendo quindi il provvedimento emesso dalla Regione e fissato la trattazione l'8 febbraio. 

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I dati delle regioni

VENETO

Sono 7.492 i nuovi positivi a coronavirus in Veneto nelle ultime 24 ore a fronte di 8.516.970 tamponi molecolari e di 14.257.201 tamponi antigenici effettuati. Salgono a 771.246 i casi da inizio della pandemia, sono 23 i decessi che portano le vittime a 12.583. Lo comunica il bollettino covid della Regione Veneto.  Sul fronte dei ricoveri sono 1.437 in are non critica (+30), 201 in terapia intensiva (-5).

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FRIULI VENEZIA GIULIA

Oggi in Friuli Venezia Giulia sono stati rilevati complessivamente 1.601 nuovi contagi: 667 su 3.798 tamponi molecolari con una percentuale di positività del 17,56% e 934 su 7.322 test rapidi antigenici (12,76%). Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 41 e quelle in altri reparti 354. Si registrano anche quattro decessi.

PIEMONTE

Sono 13 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall'Unità di Crisi della Regione Piemonte, il totale diventa quindi 12.178 deceduti risultati positivi al virus. Sono invece 8.571 i nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 7.223 dopo test antigenico), pari al 13,5% di 63.530 tamponi eseguiti, di cui 56.456 antigenici. Degli 8.571nuovi casi gli asintomatici sono 7.022 (81,9%). I casi sono così ripartiti: 7.091 screening, 1132 contatti di caso, 348 con indagine in corso. Il totale dei casi positivi diventa 609.625. I ricoverati in terapia intensiva sono 140 (-5 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.845 (+121 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 142.436. I tamponi diagnostici finora processati sono 12.422.004 (+63.530 rispetto a ieri), di cui 2.779.340 risultati negativi. 

VALLE D'AOSTA

Con 450 positivi su 819 tamponi il tasso di positività arriva a soglie record in Valle d'Aosta: è del 54,9%. Emerge dal bollettino diffuso dalla Regione sulla base dei dati Usl. Di fatto, in Valle d'Aosta un tampone su due risulta positivo. Il tasso di ospedalizzazioni rimane basso: su 5.149 contagiati attuali sono 52 le persone ricoverate, pari all'1% (0,12% in Rianimazione; 0,89% nei reparti ordinari).

P.A. TRENTO

Nelle ultime 24 ore si registra un decesso per Covid: si tratta di una donna over 70, vaccinata e con patologie pregresse, venuta a mancare in ospedale. Sono inoltre stati individuati 1.164 nuovi casi di contagio, a fronte di 7.603 tamponi effettuati. Lo riporta il bollettino quotidiano dell'azienda sanitaria della Provincia di Trento. Nel dettaglio, sono stati individuati 74 casi positivi al tampone molecolare (su 824 test effettuati) e 1.090 all'antigenico (su 6.779 test effettuati). Le classi di età maggiormente interessate dai contagi sono quelle tra i 19 e 39 anni (con 403 nuovi casi) e tra i 40 e i 59 anni (395 casi). I molecolari hanno anche confermato 16 positività intercettate nei giorni scorsi dai test rapidi. Ieri le classi in quarantena erano 4. I ricoveri in ospedale sono saliti a quota 137, di cui 27 in rianimazione. I nuovi ricoverati ieri sono stati 12, lievemente compensati da 4 dimissioni nel frattempo intervenute. La persona deceduta - una donna over 70 - era vaccinata e presentava patologie pregresse. Le somministrazioni di vaccino anti Covid finora effettuate sono 1.024.281, delle quali 396.582 sono riferite a seconde dosi e 190.259 a terze dosi. 

P.A. BOLZANO

Nonostante il fine settimana regali cifre più basse, è nero il bollettino delle ultime 24 ore anche in Alto Adige, dove si contano, in particolare, due vittime del Covid. Si tratta di due uomini, uno over 60 e l'altro ultranovantenne. Resta invece stabile la situazione negli ospedali dove si contano 79 ricoverati nei reparti ospedalieri, con un solo ingresso in più e

LIGURIA

In Liguria sono stati registrati 2.204 nuovi casi di Coronavirus ed altri 5 decessi. Lo ha reso noto la Regione Liguria, sottolineando che nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 3.263 tamponi molecolari e 6.277 tamponi antigenici rapidi.  Al momento in tutto il territorio ligure sono 740 i pazienti Covid ricoverati in ospedale, 39 più di ieri, di cui 43 in terapia intensiva. Sono 41.040, invece, le persone attualmente positive e 11.591 quelle sottoposte a sorveglianza attiva. 

TOSCANA

Sono 5.790, età media 39 anni, i nuovi casi di Coronavirus in Toscana dove oggi si registrano 18 decessi: 11 uomini e 7 donne con un'età media di 80,3 anni (8 a Firenze, 1 a Prato, 1 a Pistoia, 1 a Massa Carrara, 2 a Livorno, 1 a Arezzo, 4 a Siena). I ricoverati sono 1.197 (46 in più rispetto a ieri), di cui 113 in terapia intensiva (-2). Gli attualmente positivi sono 173.897, -0,7% rispetto a ieri. Dall'inizio dell'epidemia sono 504.726 i contagi e 7.669 i deceduti. I guariti crescono del 2,2% e raggiungono quota 323.160 (64% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 15.722 tamponi molecolari e 14.435 tamponi antigenici rapidi, di questi il 19,2% è risultato positivo. Sono invece 9.722 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 59,6% è risultato positivo. Dei 5.790 nuovi positivi odierni il 23% ha meno di 20 anni, il 26% tra 20 e 39 anni, il 35% tra 40 e 59 anni, l 12% tra 60 e 79 anni, e il 4% ha 80 anni o più. Complessivamente, 172.700 persone (-1.197) sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi. Sono 21.424 (-16.70) le persone, anch'esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con contagiati. 

Covid Toscana 10 gennaio: 5.790 contagi. Più ricoveri ma non in intensiva, 18 i decessi

EMILIA ROMAGNA

I nuovi casi di coronavirus in Emilia-Romagna 'scendono' a poco più di 14mila, in calo rispetto ai giorni scorsi ma anche per effetto del minor numero di tamponi eseguiti di domenica (circa 38.500), mentre salgono i ricoveri e nei reparti Covid ci sono ad oggi più di duemila pazienti. Altri 16 i decessi, fra cui due 51enni nel Bolognese. È quanto emerge dal bollettino quotidiano della Regione sulla pandemia. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 151 (+4 rispetto a ieri), età media 61,5 anni. Sul totale, 112 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 60,2 anni), il 74,2%, mentre 39 sono vaccinati con ciclo completo (età media 65 anni). Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.043 (+114 rispetto a ieri), età media 68,4 anni. Dei 14.194 nuovi casi emersi oggi, l'età media è circa 38 anni. In testa la provincia di Bologna con 3.740 nuovi casi (più altri 411 del circondario Imolese). Poi Forlì-Cesena (2.054, di cui solo nel Cesenate 1.205), Reggio Emilia (1.875), Rimini (1.677) e Modena (1.411). I casi attivi oggi sono 212.099 (+12.251), il 99% in isolamento domiciliare. 

Coronavirus oggi, terapie intensive al 17% in Emilia Romagna. Bollettino 10 gennaio 2022

MARCHE

Sono solo 879 i nuovi positivi rilevati nelle Marche nelle ultime 24 ore (ieri 2.318), in corrispondenza ad un basso numero di tamponi analizzati nella giornata festiva di ieri: 4.197 nel percorso diagnostico screening (positività al 20,9%) su 5.540 tamponi totali, oltre a 2.834 tamponi antigenici screening (con 1.138 positivi da sottoporre a tampone molecolare). il tasso di incidenza però continua crescere e arriva a 864,65 su 100mila abitanti, rispetto a ieri quando era stato, già in crescita, 840,6I. Secondo i dati dell'Osservatorio Epidemiologico Regionale, la provincia di Ancona è ancora quella con il maggior numero di contagi, 526, seguita da Pesaro Urbino con 107, Macerata con 98, Fermo con 59, Ascoli Piceno con 53 e 36 casi fuori regione. Il virus continua a circolare soprattutto nelle fasce di età 25-44 anni (262 casi) e 45-59 anni (198). Ci sono 115 casi tra i 19-24enni. Sono 169 complessivamente i nuovi casi nelle fasce di età da zero a 18, con numeri più alti per 11-13 anni (39) e 14-18 (78). I soggetti sintomatici sono 212. Per 109 casi sono in corso approfondimenti epidemiologici. Sempre secondo  l'Osservatorio Epidemiologico regionale, il 61% dei nuovi casi è vaccinato con 2-3 dosi, il 39% non è vaccinato. Nei reparti di terapia intensiva invece è vaccinato il 19% dei ricoverati e non lo è l'81%. 

Covid Marche: bollettino 10 gennaio 2022. Dati e contagi

UMBRIA

Continua in Umbria la crescita dei ricoverati Covid nei reparti ordinari, ora 216, sei in più di domenica, mentre scendono a 11, da 13, i posti occupati nelle terapie intensive. Si registrano anche altri quattro morti, secondo quanto riporta il portale della Regione. Nell'ultimo giorno sono emersi 1.063 nuovi positivi e 1.177 guariti, con gli attualmente positivi ancora in leggero calo, 33.855, 118 in meno. Sono stati analizzati 668 tamponi e 12.248 test antigenici, con un tasso di positività pari all'8,2 per cento (era 12,86 lunedì della scorsa settimana). 

LAZIO

Sono 171.761 le persone attualmente positive a Covid-19 nel Lazio, di cui 1.518 ricoverati, 197 in terapia intensiva e 170.046 in isolamento domiciliare. Dall'inizio dell'epidemia i guariti sono 439.004 e i morti 9.380 su un totale di 620.145 casi esaminati, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio.  "Il Lazio in zona arancione? Al momento no, ma non possiamo escluderlo, dipende sempre dall'incidenza dei contagi e dalla capacità di vaccinare" ha detto l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, a margine di un evento a Roma. "Nel  Lazio con le somministrazioni siamo sempre sopra i target nazionali. Sono riprese in maniera importante le prime dosi: oltre 7.500 prime dosi. Questi sono segnali incoraggianti" ha aggiunto. 

CAMPANIA

Sono 13.107 i nuovi casi di Covid-19 emersi ieri in Campania dall'analisi di 83.720 test. La percentuale di test positivi sul totale dei tamponi analizzati è pari a 15,65%. Nel bollettino odierno diffuso dall'unità di crisi della Regione Campania sono inseriti 25 nuovi decessi, 20 dei quali avvenuti nelle ultime 48 ore e 5 avvenuti in precedenza, ma registrati ieri. Con i 25 decessi inseriti nel bollettino di oggi, il numero dei decessi legati al Covid registrati in Campania dall'inizio della pandemia sale a 8.601. In Campania sono 77 i pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva (+1 rispetto a ieri) e 1.085 i pazienti Covid ricoverati in reparti di degenza (+54 rispetto al dato diffuso ieri).  Nel report dei posti letto su base regionale contenuto nel bollettino di oggi sono inseriti 695 posti letto di terapia intensiva complessivamente disponibili, 7 in meno rispetto a ieri quando venivano indicati 702 posti letto di terapia intensiva disponibili. 

ABRUZZO

Sono 2.372 i nuovi casi di Covid registrati oggi in Abruzzo, che portano il totale dall'inizio dell'emergenza a 142.916. Dei positivi odierni, 1841 sono stati identificati attraverso test antigenico rapido. Si registra anche un decesso: un 45enne della provincia di Pescara. Il totale dei morti sale a 2.671. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 89828 dimessi/guariti (+413 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo sono 50.417. Sono 314 pazienti (+23 rispetto a ieri) i pazienti ricoverati in ospedale in area medica e 25 (-2 rispetto a ieri) quelli in terapia intensiva. Sono 50.078 (+2006 rispetto a ieri) le persone in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 2995 tamponi molecolari (1784927 in totale dall'inizio dell'emergenza) e 44506 test antigenici (2110394). Il tasso di positivita', calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, e' pari a 4.99 per cento. 

MOLISE

In Molise sono 393 i nuovi contagi a fronte di 2.382 tamponi processati. 

PUGLIA

Il 7,09% dei 39.642 test processati in Puglia per accertare l'infezione da coronavirus ha dato esito positivo. Si tratta di 2.813 nuovo malati covid la gran parte dei quali rilevata in provincia di Bari in cui si contano 1.571 positività in più rispetto a ieri. Seguono le province di Lecce con 620 casi, Foggia con 313, Taranto con 123, Bat con 97 e Brindisi con 56. Altri 16 casi riguardano residenti fuori regione e di altri 17 non è nota la provincia di residenza. Gli attualmente positivi sono 64.281 di cui 444 ricoverate in area non critica covid (16 in più rispetto a ieri) e 45 in terapia intensiva (5 in più rispetto a ieri). Le vittime del virus sono due che fanno salire a 7.024 unità il totale dei decessi da inizio pandemia a oggi. 

BASILICATA

Trecentosei dei 1.194 tamponi esaminati ieri in Basilicata sono risultati positivi: lo ha reso noto la task force regionale, aggiungendo che, sempre ieri, «sono state effettuate 5.569 vaccinazioni». Il bollettino precisa che «sono 450.381 i lucani che hanno ricevuto la prima dose del vaccino (81,4 per cento), 415.898 quelli che hanno ricevuto anche la seconda dose (75,2 per cento) e 199.349 (36,0 per cento) quelli che hanno ricevuto la terza dose. In totale sono 74 le persone ricoverate: 39 nell'ospedale 'San Carlò di Potenza, due delle quali in terapia intensiva, e 35 nell'ospedale 'Madonna delle Graziè di Matera. Sono state registrate registrate 161 guarigioni». 

CALABRIA

Covid, in Calabria, sono 1.616 in più rispetto a ieri. Il dato emerge dal bollettino quotidiano diffuso dalla Regione. Nelle ultime 24 ore si sono registrati anche 5 decessi. Sono 4 i ricoveri nei reparti e nessuno in terapia intensiva. Il totale dei casi nella regione è di 128.900.

SICILIA

Dai dati del bollettino del Ministero della Salute emerge che i nuovi positivi in Sicilia sono 7.803 (ieri erano 12.949) a fronte di 31.786 tamponi processati, dato che porta il tasso di positività a 24,5%. In regione oggi si registrano 23 decessi (ieri erano 15). I guariti sono 917 e gli attualmente positivi registrano un incremento di 6.863 unità attestandosi su un numero totale di 118.640. Il numero dei ricoveri nei reparti ordinari è di 1.160, sono 143 i ricoveri in terapia intensiva con 15 nuovi ingressi. In isolamento domiciliare ci sono 117.337 persone.

SARDEGNA

In Sardegna si registrano oggi 1.792 ulteriori casi confermati di positività al Covid, sulla base di 3.327 persone testate. Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 10.061 tamponi. Si registrano inoltre 4 decessi. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 27 (2 in più di ieri). Quelli ricoverati in area medica sono 191 (lo stesso numero di ieri).  Sono 16.466 sono i casi di isolamento domiciliare (1.501 in più di ieri).

La variante Omicron è ormai prevalente in Sardegna ed è presente in oltre il 70 per cento dei pazienti positivi. Sono i dati elaborati dai Laboratorio analisi del Policlinico Duilio Casula e del San Giovanni di Dio e che spiegano anche come si stia sviluppando il virus nell'Isola. Ma che rivelano anche quanto abbiano influito le feste di Capodanno: nella rilevazione precedente, quella del 29 dicembre, i pazienti affetti da Omicron erano appena il 25 per cento. 

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