Medici e infermieri lombardi contro la Dad: "A rischio la nostra presenza in ospedale"

Lettera alla Regione di 2.500 operatori sanitari in prima linea contro il Covid: "Fateci mandare i figli scuola"

Protesta contro la Dad

Protesta contro la Dad

Milano - "Vorremmo portare alla vostra attenzione la situazione di difficoltà e di abbandono in cui nuovamente, dopo un lungo anno di battaglie e di abnegazione, ci troviamo a vivere. Giovedi' 4 marzo ci siamo trovati all'improvviso privati della possibilità di mandare i nostri figli a scuola". Inizia così la lettera che circa 2.500 medici e operatori sanitari della Lombardia hanno inviato al ministero della Salute, a quello dell'Istruzione, al governatore della Regione, Attilio Fontana, all'assessora al Welfare, Letizia Moratti, e al direttore generale, Giovanni Pavesi e al sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

Chiedono di poter mandare a scuola i propri figli, come era stato inizialmente stabilito da una circolare del Governo poi rivista lo scorso fine settimana a solo beneficio degli studenti disabili. "Ci preme sottolineare - scrivono nella missiva- che l'intempestiva revoca della possibilità di rientro a scuola mette a rischio, in un momento nuovamente così delicato, la nostra presenza continuativa sul campo come operatori sanitari impegnati in prima linea".

Per questo motivo, i medici e infermieri lombardi domandano "che venga riconsiderata la possibilità di far accedere alla didattica in presenza i figli del personale sanitario che presta servizio nella gestione dell'epidemia Covid".