Cagliari: rider picchiato e preso a calci durante la festa dopo Italia-Spagna

Aggredito da una folla su di giri, ma c'è anche chi l'ha aiutato: "Preferisco ricordare i gesti di solidarietà"

Un frame del video sul pestaggio (internet)

Un frame del video sul pestaggio (internet)

Stava solamente facendo il suo lavoro. Ma per qualcuno era d'intralcio alla festa, esplosa dopo il rigore vincente di Jorginho che nella semifinale di martedì ha permesso all'Italia di battere la Spagna e raggiungere la finale agli Europei. Per questo è stato spintonato, fatto cadere dallo scooter che stava guidando e picchiato. Un rider cagliaritano è stato vittima di un pestaggio dopo aver avuto la "sfortuna" di capitare in mezzo alla piazza ribollente di entusiasmo per il successo azzurro. Il video che ritrae l'assalto al povero fattorino sta facendo il giro del web, suscitando commenti d'indignazione.

Cosa si vede nel video

Le immagini, evidentemente riprese con uno smartphone e poi messe in rete da qualcuno, sono sgranate, ma non tanto da non intuire la violenza dell'azione. Qualcuno spinge a terra il rider, probabilmente perché con lo scooter sta cercando di farsi largo fra la folla di tifosi della Nazionale che martedì notte si è riversata nel centro di Cagliari, in piazza Yenne, per festeggiare la vittoria dell'Italia sulla Spagna. Dopo che è stato fatto cadere, sul casco del portapizze - che in realtà trasportava birre - si abbatte l'asta di una bandiera tricolore, mentre l'uomo cerca faticosamente di rialzarsi, circondato da un numero impressionate di persone, tutti assiepati e senza mascherina.

Si vede poi che il portapacchi giallo dello scooter si apre, dopo l'urto. Qualcuno della folla si fa avanti per chiuderlo e anche per provare ad aiutare il rider, un uomo non giovanissimo (così sembra, almeno, dal filmato) a rialzarsi. C'è chi, però, non vuole sapere di dare una mano al malcapitato. Anzi, qualcuno gli rifila persino un calcio che lo fa di nuovo barcollare.

Le ultime immagini mostrano l'uomo a bordo dello scooter, evidentemente impegnato in una consegna, che riesce faticosamente a ripartire, aiutato da qualche partecipante alla festa che non ha perso la testa per la troppa gioia (o semplicemente per la troppa voglia di fare caciara), stavolta lungo un corridoio lasciato libero dalla folla di tifosi. Video e foto con la fiumana di gente che martedì scorso ha invaso piazza Yenne e il Largo Carlo Felice, paralizzando il traffico dopo la partita, erano comparsi subito online, a certificare assembramenti senza alcun controllo. Stamane sono comparse anche le immagini dell'episodio di violenza. 

Chi è il rider malmenato

Si chiama Alessandro Ghiani e ha 51 anni. Lavora come rider da tre anni perché, è stato lui stesso a raccontarlo all'Ansa, "altro lavoro non ce n'è". La brutta avventura è stata presto dimenticata. Poco il tempo, del resto, per rimuginare su un episodio tanto assurdo. Meglio reinforcare lo scooter, ripartire con le consegne e ringraziare chi, nel momento di follia collettiva, ha avuto la lucidità e il coraggio di dargli una mano. "Per me è tutto superato - racconta - certo al momento mi sono spaventato. Ma ricordo soprattutto i gesti di solidarietà: soprattutto un ragazzo e una ragazza che mi sono stati vicino e addirittura, pensando che mi avessero rubato le pizze, volevano ripagarmele".

La follia di un gruppetto di ragazzi è scattata dopo che Alessandro ha sorpassato un pullman fermo in mezzo alla folla. "Avevo la strada libera - racconta - ma improvvisamente sono stato inseguito da un gruppetto. Dico la verità: non mi hanno dato colpi alla faccia, ma molti battevano le mani sul casco. E anche quello fa male. Sono caduto perché qualcuno poi ha dato un calcio alla ruota. Ero disorientato, un po' spaventato, ma non paralizzato dalla paura. Sono sicuro che volessero prendermi le pizze, forse una bravata, forse avevano fame. In realtà io stavo trasportando delle birre che avevo nello zainetto , non avevo pizze".

Alessandro domani, venerdì 9 luglio, sarà ricevuto da Paolo Truzzu, il sindaco di Cagliari che l'ha invitato in municipio.