Pedofilia online: più che raddoppiati i reati di adescamento durante la pandemia

La polizia postale: più 110%, rispetto al 2019, per sfruttamento o adescamento di minoriGli arresti sono 69, cioè l'86,48% in più, gli indagati 1.192 indagate (+93.9%)

Pedofilia online, gli esperti della polizia postale (Crocchioni)

Pedofilia online, gli esperti della polizia postale (Crocchioni)

Sono aumentati del 110%, rispetto al 2019, i reati di sfruttamento o adescamento di minori online. Le persone arrestate sono 69, cioè l'86,48% in più, mentre gli indagati sono 1.192 indagate (+93.9%). È quanto emerge dai dati della Polizia Postale per quanto riguarda gennaio 2021. I casi totali sono stati 3.243, il 132,3% in più rispetto al 2019, prima che la pandemia costringesse molti adolescenti (e non solo) a spostare le proprie attività online.

Nel 2020 molteplici sono state le segnalazioni per intrusione nelle piattaforme dedicate alla formazione degli studenti, con lo scopo di adescamento. Insomma, un graduale processo interattivo attraverso il quale i cyber predatori sviluppano una relazione intima e duratura con una giovane vittima: questo è il grooming, che rappresenta uno dei rischi più subdoli del web, soprattutto per i preadolescenti. Infatti, in 87 casi segnalati, le vittime di grooming sono ragazzi tra 10 e 13 anni.

Nel corso del 2021 invece sono state arrestate 137 persone accusate di sfruttamento sessuale di minori e di adescamento online: i casi, rispetto al 2020, sono aumentati del 98%. Sono, invece, 1.400 le persone denunciate, con un +17% rispetto ai 12 mesi precedenti. CybeRefund, azienda milanese di educazione digitale, è riuscita a tracciare un profilo di questo fenomeno, che può essere sintetizzato in 4 fasi. La prima è quella in cui il cyber predatore cerca di conoscere il ragazzo. Spesso si fa inviare una foto e cerca di fare amicizia con il minore, diventando il centro degli interessi affettivi e cognitivi della vittima.

L'adulto poi si assicura che il bambino chatti o utilizzi da solo i social network, e che il dispositivo sia di suo uso esclusivo. Nella terza fase l'adescatore cerca un fitto scambio di confidenze, che l'adulto chiede esplicitamente al minore di non rivelare a nessuno: in cambio promette premi o gratificazioni. Infine l'ultima, in cui la relazione assume connotati sessuali: invio di foto e video reciproci, proposta di un incontro dal vivo. I genitori devono quindi fare attenzione a certi campanelli d'allarme: un uso costante e solitario del Pc e dello smartphone, ma anche la comparsa improvvisa di regali, pure costosi.

Restano fondamentali, a monte, la prevenzione e il dialogo con i ragazzi. Ma qualora un adulto ritenga che un minore sia vittima di grooming oggi può reagire efficacemente, rivolgendosi alla Polizia Postale.