Omicidio Bardolino, come è morta Chiara Ugolini? Le ipotesi dopo l'autopsia

In carcere con l'accusa di femminicidio c'è il vicino di casa Emanuele Impellizzeri

Chiara Ugolini in una fotografia Facebook postata dal fidanzato Daniel

Chiara Ugolini in una fotografia Facebook postata dal fidanzato Daniel

Sono passati quattro giorni dalla morte di Chiara Ugolini, 27enne uccisa nell'appartamento di Calmasino di Bardolino dove viveva con il fidanzato, e gli interrogativi senza risposta sono ancora tanti. Come è morta Chiara? Perché è stata uccisa? A chiarire perlomeno le cause del decesso sarebbe dovuta essere l'autopsia, che in questi casi può aiutare molto perlomeno a definire i contorni di una vicenda così tragica. Invece nell'esame autoptico che è durato quattro ore ieri gli elementi emersi sono stati talmente tanti e differenti da non permettere di determinare con esattezza le cause della morte della ragazza. Per l'omicidio è stato arrestato, mentre stava scappando in Toscana, il vicino di casa Emanuele Impellizzeri

La candeggina

Elemento determinante a "confondere" è lo straccio usato dal killer per non far urlare Chiara Ugolini. Lo straccio era imbevuto di candeggina e forse proprio questa potrebbe essere stata la causa della morte. Tuttavia, proprio per l'impatto devastante che questo liquido ha sul corpo umano, risulta difficile capire se i danni agli organi interni possano essere stati causati prima o dopo il decesso della ragazza.

La lotta

Chiara voleva vivere. Lo voleva disperatamente. Lo voleva così tanto che si è ribellata al proprio aggressore. Dall'autopsia risultano diversi traumi interni, alla nuca, all'addome, al torace: segno che la 27enne ha cercato di difendersi da chi in quel momento l'aveva braccata. Chiara Ugolini ha cercato di rimanere attaccata alla vita in ogni modo. Quella vita che l'assassino le ha strappato.

La finestra

Secondo gli elementi emersi da un'analisi più dettagliata della scena del crimine da parte degli investigatori sembra ormai accertato che l'aggressore si sarebbe introdotto nell'appartamento di Chiara passando da una finestra e non arrampicandosi dal suo balcone. In sostanza il killer sarebbe passato da una delle finestre di servizio della scala del condominio, "atterrando" poi sul balcone dell'appartamento della ragazza.

Le ipotesi

Cosa può essere successo a Chiara? Se lo chiedono in tanti: la famiglia della ragazza, il fidanzato che ha lasciato di lei un commovente ricordo sui social network, gli amici. Se lo chiedono ininterrottamente da quattro giorni gli investigatori e gli inquirenti che stanno cercando di fare luce sul caso. Il 5 settembre Chiara Ugolini è stata trovata senza vita nel proprio appartamento. Ma cosa era successo prima? Gli investigatori stanno analizzando ogni centimetro della scena del crimine. Fondamentalmente due possono essere le ipotesi principali: delitto a sfondo sessuale od omicidio per vendetta. Più difficile ipotizzare che si sia trattato di un tentativo di furto in appartamento poi degenerato. Il motivo è presto detto: il ladro sarebbe stato sorpreso dalla presenza della giovane in casa e l'istinto che avrebbe avuto sarebbe stato quello di fuggire oppure di scagliarle addosso qualche oggetto per poi fuggire. Incompatibile, quindi, questo comportamento con il particolare dello straccio imbevuto di candeggina visto che avrebbe dovuto avvicinarsi a Chiara. Quale ladro, vistosi scoperto, si avvicinerebbe alla proprietaria di casa anziché fuggire? Ipotesi aggressione sessuale: possibile, ma con dei distinguo. Dal punto di vista criminologico, anche questa pista sarebbe incompatibile proprio con l'utilizzo dello straccio imbevuto di candeggina. Il predatore sessuale è colui il quale ha un obiettivo e vuole raggiungerlo. Perché non ottenere quello che l'aggressore in quel momento avrebbe voluto e uccidere quella povera ragazza? Perché prendersi la briga di trovare uno straccio e persino metterci della candeggina? Questo è un dettaglio talmente efferato da non poter essere associato a un delitto di impeto. Per questo l'ipotesi criminologicamente più probabile, a oggi, sembra essere quella di una aggressione per vendetta. Chiara Ugolini pochi giorni prima di morire si era intromessa in una lite fra Emanuele Impellizzeri e la compagna e questo aveva dato molto fastidio all'uomo. Possibile, quindi, che lui avesse deciso di fargliela pagare. Da qui la necessità di arrivare a un "corpo a corpo" con lei e il femminicidio. 

Sotto choc

"Il mio assistito si è avvalso della facoltà di non rispondere non perché voglia sottrarsi alle sue responsabilità, ma perché è ancora sotto choc per quello che è successo. Impellizzeri è ancora sconvolto ma nei prossimi giorni parlerà con il giudice, ha la disponibilità a collaborare" ha spiegato Mattia Guidato, l'avvocato difensore di Emanuele Impellizzeri. L'uomo, vicino di casa di Chiara Ugolini, è accusato di averla uccisa. Proprio vista la possibile dinamica del fatto, con il suo ingresso da una finestra della scala che fa arrivare al balcone che quindi dà l'idea della premeditazione perlomeno di un'aggressione, stride particolarmente con quel "sotto choc". Sotto choc legittimamente sono invece i parenti, gli amici, i conoscenti di Chiara Ugolini. Che hanno perso per sempre il sorriso di questa ragazza e non sanno ancora il perché.