Estate 2022, il menu da spiaggia fai da te: dalla frittata all'insalata di riso

Parmigiana, polpette e caprese: con gli aumenti di bar e ristoranti ritorna la vecchia abitudine del portarsi da casa il pranzo

Pranzo in spiaggia

Pranzo in spiaggia

Tra inflazione, guerra, crisi energetica e rincari più o meno giustificati, una giornata al mare può essere un vero e proprio salasso. E allora si ritorna indietro di qualche decennio quando sotto l'ombrellone di mangiavano cibi preparati a casa. A evidenziarlo è un'indagine Coldiretti/Ixè che ha tracciato la classifica dei menu più gettonati sotto l'ombrellone da chi sceglie il fai da te per far fronte agli aumenti.

La crescita dell'inflazione non risparmia, infatti, i servizi di ristorazione con i menu al ristorante rincarati in media di quasi il 5% a luglio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre per le pizzerie si sale al +5,4 per cento, i self service al +5 per cento e i bar al 4,6 per cento, per una media generale del 4,8 per cento, secondo l'analisi Coldiretti su dati Istat.

Menu da spiaggia

In testa alle preferenze per l'ora di pranzo in spiaggia c'è così - sottolinea la Coldiretti - l'insalata di riso o pollo o mare portata da casa  seguita dalla semplice macedonia e dalla caprese a base di mozzarella e pomodoro. Man el menu da spiaggia - resistono anche le ricette più radicate della tradizione popolare dalla frittata di verdure o pasta alla parmigiana fino alle polpette.

I piatti preferiti

  • 33% insalata di riso, pasta, pollo o mare
  • 20% macedonia
  • 13% caprese (mozzarella e pomodoro)
  • 6% frittata di verdure o pasta
  • 5% parmigiana
  • 4% lasagne
  • 3% polpette
  • 16% altro o non risponde

(Fonte: Elaborazioni Coldiretti/Ixè).

Cibo doc

Oltre che dal caro prezzi, la scelta degli alimenti da consumare in spiaggia è legata anche dalla svolta salutista di una considerevole percentuale di italiani - precisa la Coldiretti - alla ricerca della forma fisica oltre che la praticità. Il cibo resta comunque un ingrediente importante della vacanza in Italia dove circa 1/3 della spesa turistica - stima la Coldiretti - viene proprio destinata alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.Non a caso il cibo rappresenta addirittura per il 17% degli italiani la principale motivazione di scelta del luogo di villeggiatura, mentre per un altro 56 per cento costituisce uno dei criteri su cui basare la propria preferenza e solo un 4 per cento dichiara di non prenderlo per niente in esame secondo l'indagine Coldiretti/Ixè.Una tendenza sostenuta dal fatto che l'Italia - ricorda Coldiretti - può contare sul maggior numero di specialità Dop/Igp/Stg riconosciute (316), 526 vini Dop/Igp e 5.450 prodotti alimentari tradizionali e con Campagna Amica la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori.