Covid, Fontana: "Lombardia sicuramente verso la zona arancione"

La previsione del governatore gela le aspettative. "La direzione è sicuramente quella, speriamo di riuscire a fermarci prima"

Colori Italia Covid, le regioni a rischio arancione

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La Lombardia va verso la zona arancione, spero ci fermeremo prima

L'annuncio del governatore Attilio Fontana arriva a sorpresa, anche se il rischio retrocessione era già nell'aria, soprattutto alla luce dei recenti dati Agenas sul tasso di occupazione dei posti letto in reparti ordinari e terapie intensive: la Lombardia ha il 16% di terapie intensive occupate (si passa in arancione con il 20%) e il 29% di posti letto in area non critica, vicina quindi alla soglia massima che è del 30%. La Lombardia può andare verso la zona arancione, "sembra che quella sia la direzione anche se è difficile fare delle previsioni - ha aggiunto Fontana - perché la variante Omicron è completamente diversa. Lo sviluppo del virus non è paragonabile al vecchio Covid. Non penso si possano fare delle anticipazioni, se già era difficile prima adesso lo è ancora di più. La direzione è sicuramente quella, speriamo di riuscire a fermarci prima". 

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La Lombardia accelera sui vaccini e riapre l'ospedale in Fiera

Aumento dei posti letto in terapia intensiva e accelerazione sul fronte delle vaccinazioni. Sono le due strade maestre che il Pirellone sta percorrendo per scongiurare il passaggio in zona arancione. Per allentare la pressione ospedaliera è prevista venerdì la riapertura dell’ospedale della Fiera di Milano, la maxi terapia intensiva temporanea costruita durante la prima ondata, a marzo 2020, e che nella seconda e la terza ondata tra il 2020 e il 2021 ha ricoverato 505 malati di Covid. La struttura era in stand by dallo scorso giugno ma pronta a riaprire in 48 ore già da inizio dicembre. Sull'altro fronte, Fontana assicura: "Continueremo a insistere sulle vaccinazioni, siamo la regione che vaccina di più, proseguiamo con questa direzione e guardiamo con moderato ottimismo al futuro. Il vaccino è l'unica opportunità che abbiamo per fronteggiare questa nuova variante del virus". Per questo, alla vigilia della riapertura delle scuole, la Lombardia ha impresso una ulteriore accelerazione alla campagna anti-Covid con il via alle vaccinazioni anche di notte per i ragazzi tra i 12 e i 15 anni.

Friuli vicino all'arancione, Fedriga: "Sarà come in zona bianca"

"Siamo molto vicini all'arancione, però con le misure che la Conferenza delle Regioni aveva chiesto al governo per i vaccinati l'arancione è come la zona bianca. L'avevamo voluto perche' c'è una grande differenza tra chi è vaccinato o no. Il non vaccinato rischia di andare in ospedale". Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni e del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. "Se l'ospedale si satura - ha aggiunto - noi rischiamo di mettere in pericolo tutto il Paese. Quindi chi è vaccinato protegge se stesso, gli ospedali e la comunità. Chi ha la terza dose ha il 75% di probabilità in più di non contagiarsi e, se contagiato, ha il 90% di probabilità in più di non andare in malattia grave. Stiamo parlando di numeri totalmente diversi rispetto a chi non è vaccinato".

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Veneto in bilico, Zaia: "I posti letto si stanno riempiendo"

"Se si continuano a ricoverare 50 persone al giorno, come oggi avviene, si va in area arancione, si mandano in crisi gli ospedali e poi si passa in zona rossa" ha detto il governatore Luca Zaia commentanto i contagi odierni che in Veneto fanno registrare 215 pazienti in terapia intensiva e 1.680 in area medica. "Fuori sembra che sia tutto normale, negli ospedali no - ha aggiunto il governatore - : i posti letto si stanno riempiendo e bisognerà vedere quanto riusciremo a curare i pazienti che non sono Covid".  Zaia ha poi rilevato che con i 21 mila positivi registrati oggi, ci sono almeno 200mila veneti in isolamento.