Meno incidenti, ma i morti aumentano: "Sicurezza stradale, più investimenti"

I dati regionali: la gran parte di scontri e decessi sulle strade urbane. Autostrade: ammodernare è una priorità

L’ad di Autostrade Roberto Tomasi

L’ad di Autostrade Roberto Tomasi

Brescia - «Lavoriamo sulla multimodalità, ma non abbandoniamo assolutamente l’ammodernamento della rete autostradale, perché la velocità di alcuni meccanismi, come l’e-commerce, fa sì che ci sia una grande quantità di merce che necessita del trasporto su gomma". A dirlo Roberto Tomasi, Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, confermando l’impegno allo sviluppo del patrimonio infrastrutturale. Il rapporto di merci che viaggiano su gomma rispetto al ferro, del resto, è a favore della prima (10 a 1); anche se si raddoppiasse il trasporto su ferro, si arriverebbe ad a 1 a 5. "Nel periodo pandemico – aggiunge Tomasi – si è visto un incremento del traffico pesante del 3-4% sul 2019, anche per effetto dell’e-commerce. Sono numeri altissimi".

Punto fondamentale resta l’attenzione alla sicurezza, che pure negli ultimi anni ha conosciuto un netto miglioramento. "Negli ultimi 20 anni – spiega Tomasi – siamo passati da 0,97 incidenti ogni 100 milioni di km percorsi a 0,22, con una riduzione di un quarto". Ma l’obiettivo è continuare a migliorare. Per questo, Autostrade ha stretto una partnership con alcune università a livello nazionale. L’ultima (grazie al tramite del bresciano Giorgio Sorial, Presidente della Società Italiana per il Traforo del Monte Bianco) è stata siglata ieri con l’Università di Brescia ("non a caso nella settimana della Mille Miglia", ha sottolineato il rettore Maurizio Tira). L’accordo, di durata quinquennale, ha l’obiettivo di sviluppare studi e ricerche sulla mobilità e le infrastrutture, relativamente al trasporto di persone e merci, per l’ideazione e gestione di servizi di info mobilità, per la progettazione di soluzioni utili all’incremento della sicurezza stradale e, più in generale, per l’approfondimento dei principi di "Smart Cities" e "Smart Mobility". Proprio il gruppo guidato dal Mobility Manager di Ateneo, Giulio Maternini, ha già partecipato allo studio per Regione Lombardia, sull’incidentalità sulle strade lombarde. La mappatura 2021 evidenzia che nel 2020, sulle strade urbane lombarde si sono verificati il 77% del totale degli incidenti, che hanno causato il 74% dei feriti e il 44% dei morti. Le autostrade concentrano, invece, circa il 5% di incidenti e feriti, e il 9% dei morti. Sulle altre strade extraurbane si verificano il 18% del totale degli incidenti, il 20% dei feriti e il 44% dei morti.

Nel complesso , il 2020 ha visto un calo degli incidenti: -47% sulle autostrade lombarde, -39% sulle strade urbane, -34% sulle extraurbane (-34%). Le vittime sono calate del 37,5% sulle autostrade (30 morti), del 31% sulle strade extraurbane (139 morti) e del 21% sulle strade urbane (148). Anche i feriti crollano sulle autostrade (-49%) e diminuiscono con percentuali significative anche su strade urbane ed extraurbane (rispettivamente - 41% e -39,5%). Tuttavia, l’indice di mortalità aumenta in tutti gli ambiti stradali, con valori più elevati sulle strade extraurbane (4,8 decessi ogni 100 incidenti) e sulle autostrade (3,1) rispetto alle strade urbane.