Ex Superdì e IperDì, nuova bufera: il giudice valuta di annullare il concordato

C’è l’ipotesi di cessione di attività due giorni prima della domanda concordataria

Ex SuperDì pronto a  riaprire

Ex SuperDì pronto a riaprire

Barlassina (Monza e Brianza), 9 gennaio 2019 - Il Tribunale di Monza ha fissato un’udienza il prossimo 16 gennaio per «la valutazione dei presupposti della revoca dell’ammissione al concordato» chiesta da Gca General Market Srl, titolare dei supermercati SuperDì e IperDì. Una mossa che il Tribunale spiega nel decreto con l’iniziativa della stessa Gca di dar corso ai contratti di cessione di ramo d’azienda a Italmark e MaxiDì (Famila) stipulati «due giorni prima della domanda concordataria», contestando una condotta che «appare idonea ad integrare atti in frode ai creditori».

Il documento di fissazione dell’udienza è stato fatto circolare nelle ultime ore dai dipendenti, sempre più preoccupati per la brutta piega che sta prendendo la vicenda della catena di supermercati che fa capo alla famiglia Franchini. Oggi a Roma, è in programma il terzo incontro al Ministero dello sviluppo economico per cercare di fare chiarezza sulla vicenda, che si fa sempre più complicata. Una situazione di assoluta incertezza che ha già provocato la brusca frenata da parte di Famila che ieri avrebbe dovuto aprire i primi 2 dei 5 punti vendita ex Superdì acquisiti, tra cui quello di Barlassina. L’apertura non c’è stata e ha colto di sorpresa anche il sindaco Pier Mario Galli, che si aspettava la ripresa delle attività nel magazzino di via Longoni, dove la nuova insegna attende ancora di essere svelata e dove ora si teme che si debba intervenire per rimuovere i prodotti deperibili, che erano già pronti nei banchi per la vendita.

Da maxiDì (Famila) riferiscono di «problemi di negoziazione» e rimandano alla prossima settimana. Bocche cucite per ora anche da Italmark, la società con sede ha Brescia che ha rilevato 10 punti vendita e ne ha già aperti 3 prima di Natale, inserendo gli ex dipendenti di Gca ed effettuando anche nuove assunzioni. Entro gennaio erano previste gran parte delle altre 7 aperture in programma. Con il blocco delle trattative si è mobilitata anche Regione Lombardia, con la Commissione Attività produttive che ha deciso di convocare una audizione straordinaria, in programma martedì prossimo a cui sono invitati anche un rappresentate per ogni punto vendita e i sindaci coinvolti. Domani ci sarà comunque una riunione ristretta in Regione per cercare di capire che cosa sta succedendo e quale può essere il destino degli 800 lavoratori della catena SuperD-IperDì, considerando che, se anche le trattative di cessione chiuse fossero confermate, la soluzione riguarderebbe solo 295 lavoratori, meno della metà di quelli coinvolti. In pochi hanno trovato soluzioni alternative. La maggior parte resta senza reddito da agosto, visto che anche la cassa integrazione non è ancora stata erogata.