Covid, l'allarme di Ricciardi: "Ogni deroga aumenterà casi, malati e morti"

Il docente di Igiene della Cattolica contro l'abolizione dell'obbligo di mascherina in ospedale e il ritorno al lavoro dei sanitari non vaccinati

Covid, il monito di Walter Ricciardi: "Ogni deroga aumenterà casi, malati e morti". Il docente di Igiene all'Università Cattolica, già consulente dell'ex ministro della Salute, Roberto Speranza, commenta via Twitter la  prospettiva che si aprirebbe con lo scadere dell'obbligo di mascherina in ospedale a fine ottobre.

"Perni fondamentali per politica sanitaria basata su scienza in una fase di ripartenza della pandemia sono: 1) vaccinare, 2) mascherine in luoghi affollati, 3) aerazione locali chiusi, 4) igiene mani e superfici, 5) uso corretto degli antivirali. Ogni deroga aumenterà casi, malati e morti", scrive l'esprto sul suo profilo Twitter. Parlando all'Agi, Ricciardi ha inoltre criticato la decisione di passare da un bollettino Covid quotidiano a uno settimanale. "E' una decisione - ha detto - che mi lascia molto perplesso, quella di Schillaci: l'importante è che almeno l'accesso ai dati sia garantito. Le strategie di comunicazione per il pubblico sono discrezionali, ma l'andamento dell'epidemia è preoccupante e quindi l'occhio degli epidemiologi  è fondamentale".

Ricciardi aggiunge: "E' un errore gravissimo inoltre far tornare i sanitari non vaccinati a lavorare. Io avrei tenuto anche le mascherine nei luoghi affollati dove ci sono fragili. Dunque lasciare gli operatori non vaccinati accanto ai più deboli in ospedale e' un errore gravissimo nei confronti di loro stessi e soprattutto dei pazienti".