Calendario Covid, dal green pass alla quarantena tutte le date da non dimenticare

Le scadenze da oggi a fine marzo ma la variante Omicron potrebbe cambiare tutto

Agenda nuova? Oltre a segnarvi scadenze, feste di famiglia, compleanni e ricorrenze varie sarà il caso che annotate anche il calendario Covid, almeno per i primi 3 mesi di questo 2002.  In alcuni casi, soprattutto per chi è no vax, la vita sociale verrà a cambiare sensibilmente. Nuove regole anche per la quarantena che diviene "autosorveglianza" in moltissimi casi. A giorni poi  il commissario per l'emergenza, Francesco Figliuolo, d'intesa con il ministro della Salute, siglerà un protocollo con farmacie e rivenditori autorizzati per calmierare il prezzo delle mascherine Ffp2 fino al 31 marzo (come già accade per le mascherine chirurgiche, che hanno un prezzo fissato a 50 centesimi). Il governo monitorerà l'andamento dei prezzi, che potrebbero aggirarsi tra i 50 centesimi (la catena della grande distribuzione di Coop ha annunciato questo prezzo di vendita) e un euro. Vediamo quindi tutte  le date da segnare in rosso sul calendario sapendo che l'imperversare della variante Omicron potrebbe anche costringerci a rivedere il calendario Covid 2022.

Calendario 2022
Calendario 2022

Oggi, 1 gennaio 

Da oggi  niente quarantena, ma solo autosorveglianza per i soggetti asintomatici che abbiano ricevuto la dose booster (terza dose), o abbiano completato il ciclo vaccinale primario nei 4 mesi precedenti, o siano guariti dal Covid nei 4 mesi precedenti, che vengano a contatto con una persona positiva. Si avrà però l'obbligo di indossare la mascherina Ffp2 per almeno dieci giorni. Il periodo di autosorveglianza termina al quinto giorno. Chi è vaccinato da oltre 4 mesi, se asintomatico, in questi casi dovrà fare una quarantena di 5 giorni. Nessuna modifica per chi non è vaccinato: la quarantena resta a 10 giorni.

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Lunedì 3 gennaio

L'Italia  non è più tutta o quasi bianca ma si colora di giallo   Lombardia, Piemonte, Lazio e Sicilia si aggiungono a chi già lo era  ovvero Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Veneto e le province autonome di Bolzano e Trento. Il passaggio progressivo di vari territori al giallo significa che i contagi ricominciano a pesare sui numeri dei ricoveri e sull' occupazione delle terapie intensive in tutta Italia. E per alcune regioni è anche ipotizzabile un prossimo passaggio in  arancione, visto il progressivo aumento dei positivi.  Gli ultimi decreti hanno annullato di fatto le vecchie differenze fra zona bianca e zona gialla. In entrambe la mascherina è obbligatoria all'aperto, ma non ci sono limitazioni agli spostamenti e tutte le attività restano aperte. Valgono in generale le regole sul certificato verde e su quello rafforzato.

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Mercoledì 5 gennaio

Dovrebbe tenersi un nuovo consiglio dei ministri e sembra più di un'ipotesi la possibilità che venga approvato un decreto che prevede l'obbligo del Super Green pass a tutti i lavoratori, dopo l'obbligo vaccinale già previsto per sanitari, forze dell'ordine e insegnanti. Un punto controverso per la maggioranza trasversale che sostiene il premier Draghi. Già nell'ultimo consiglio dei ministri del 2021 era stata evidente la spaccatura tra chi come Pd e FI è favorevole a un inasprimento e Lega e M5s (anche se con motivi diversi) che  sono contrarie a nuovi provvedimenti. Alla fine potrebbe vincere una linea di mediazione che almeno all'inizio preveda  l'obbligo del certificato verde rafforzato solo per i dipendenti pubblici che fanno lavoro di front office, poi gradualmente con altre categorie. Il tema resta aperto e se anche i primi nodi si scioglieranno il 5, qualsiasi provvedimento di questo tipo entrerà in vigore non prima di febbraio.

Giovedì 6 gennaio

Ritorna in campo la serie A di calcio ma gli  stadi potranno essere riempiti di pubblico solo al 50 per cento della capacità. Stessa regola  per tutti gli impianti sportivi all'aperto come i palazzetti, già dal primo gennaio. Per quelli al chiuso la capienza massima deve essere al 35%.

Venerdì 7 gennaio

Ritorno tra i banchi di scuola per i ragazzi, anche se in alcune zone d'Italia la ripartenza è stata posticipata a lunedì 10. Anche a scuola sono previste novità.  I prof  dovranno indossare le mascherine Ffp2. Potrebbe però cambiare anche il sistema di quarantene e Dad per gli studenti, dopo le proposte delle Regioni avanzate al Governo. Visto l'avvio della campagna vaccinale per la fascia 5-11, anche per le scuole elementari e la prima media - così come già succede per le superiori - l'ipotesi è di prevedere, nel caso di due studenti risultati positivi in una classe, solo l'autosorveglianza (5 giorni) per i ragazzi vaccinati e la quarantena di 10 giorni con Dad (quest'ultimo caso laddove previsto) e test al termine dell'isolamento per i non vaccinati. Nelle scuole dell'infanzia resterebbe la quarantena di dieci giorni per tutti con tampone con un solo caso positivo. La proposta avrebbe trovato diversi punti di condivisione da parte del Governo e questi nuovi provvedimenti potrebbero essere decisi a breve.

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Lunedì 10 gennaio

Da oggi è quasi lockdown per i non vaccinati con il Green pass  rafforzato  obbligatorio ovunque, tranne che nei negozi e per i servizi essenziali. Il super certificato verde  sarà obbligato per prendere treni, bus, metro e tutti gli altri mezzi di trasporto, mangiare nei locali all'aperto (oltre che in quelli al chiuso, come già previsto), per entrare in alberghi, andare a fiere, impianti sci e tanti altri luoghi di socialità e svago. Sempre lunedì 10 i tempi per la somministrazione del booster diventeranno più brev pur non essendo obbligatori: sarà possibile riceverlo già dopo 4 mesi, anziché 5.

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Martedì 1 febbraio

Da oggi viene ridotta la durata del certificato verde ottenuto con il vaccino, quindi quello in versione rafforzatà. Chi ha ricevuto l'ultima dose per immunizzarsi (ovvero la fine del primo ciclo) o il booster da oltre 6 mesi vedrà scadere il proprio lasciapassare se non farà una ulteriore dose di vaccino.

Giovedì 31 marzo 

Sarà il giorno della svolta? Molto dipende da come si svilupperà la pandemia. Oggi infatti scade lo stato di emergenza  a cui sono legate ad esempio le norme sul lavoro agile, ovvero lo smartworking, e quelle in materia di sorveglianza sanitaria eccezionale.