Coronavirus, Galli: "Seconda ondata non ineluttabile, ma cautela"

L'infettivologo del Sacco: fondamentale individuare nuovi focolai e manteneremle misure prudenziali

Massimo Galli,  direttore del reparto di malattie infettive dell'ospedale Sacco

Massimo Galli, direttore del reparto di malattie infettive dell'ospedale Sacco

Milano, 4 agosto 2020 - La seconda ondata pandemica di Covid-19 in Italia non è "ineluttabile" e "non è detto che ci sarà", ma "fondamentali restano la prudenza e la massima cautela". A sostenerlo, a fronte dei numeri in crescita dell'epidemia all'estero con il Belgio che ha già dichiarato l'arrivo della seconda ondata, è Massimo Galli, primario infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano. "Una seconda ondata nel nostro Paese - spiega l'esperto - potrebbe diventare probabile nel momento in cui si evidenziasse una incapacità in termini di individuazione dei nuovi focolai e di mantenimento delle misure prudenziali adottate".

Rispetto alla situazione internazionale, secondo Galli va però sottolineato come "altri Paesi abbiano molto abbassato la guardia in confronto a quanto accade in Italia, adottando atteggiamenti meno attenti". Dunque, una seconda ondata pandemica potrebbe essere evitabile, ma a patto, appunto, di non abbassare la guardia: "Al momento non ci sono elementi scientifici che ci possano far dire che il virus SarsCov2 sia mutato o abbia cambiato caratteristiche e dobbiamo sempre considerare che il contagio continua ad esserci, soprattutto per la presenza dei cosiddetti soggetti 'super-diffusori'". Quindi,  conclude Galli, "è fondamentale ribadire la necessità di atteggiamenti di prudenza ed il rispetto da parte di tutti delle misure di prevenzione del contagio".