Piano anti-Covid, la Lombardia potenzia la rete dell'assistenza territoriale

La giunta regionale ha approvato il piano. Gallera: tamponi entro 48 ore dalla segnalazione

Coronavirus, una donna si sottopone al tampone (Ansa)

Coronavirus, una donna si sottopone al tampone (Ansa)

Milano, 5 agosto 2020 - La Giunta della Regione Lombardia ha approvato un piano operativo per contrastare la diffusione del Covid 19 attraverso il potenziamento della rete dell'assistenza territoriale. Punta, in particolare, sulla sorveglianza epidemiologica, sul monitoraggio e sulla tempestiva presa in carico dei positivi. L'attivazione del sistema di monitoraggio avviene attraverso: i datori di lavoro, con la misurazione della temperatura quotidiana dei dipendenti e la successiva segnalazione ai medici di riferimento; il sistema della medicina territoriale (Mmg, Pediatri, medici di continuità assistenziale) a seguito del riscontro/segnalazione di sintomatologia sospetta da parte dei cittadini/assistiti. "Punto cardine della diagnosi è l'esecuzione dei tamponi, che avviene entro 48 ore dalla segnalazione, per la conferma di un caso - ha commentato l'assessore al Welfare, Giulio Gallera - mentre il contact tracing è l'attività che sta alla base del contenimento dei casi secondari. Il tampone in ambito extra ospedaliero a partire da settembre verrà prenotato direttamente da parte di Medici di famiglia e di Continuità assistenziale, Pediatri, medici Usca, Medici Competenti, medici delle Strutture socio - sanitarie residenziali, contestualmente alla segnalazione del caso sull'apposito cruscotto informativo". Le Ats programmano a scopo preventivo l'effettuazione di screening mediante tampone nasofaringeo ai lavoratori impiegati: nei comparti agricolo,  alberghiero/ricettivo e della ristorazione in prevalenza stagionali, anche tenuto conto delle condizioni abitative temporanee con elevata promiscuità sociale; nei poli logistici di distribuzione, stante l'elevata esposizione in territori con diversi profili di rischio epidemiologico; nel trasporto pubblico; al personale che assiste al domicilio soggetti anziani/fragili (badanti); a lavoratori per i quali la Ats rileva contestualmente situazioni di rischio nell'ambito lavorativo e condizioni abitative temporanee con elevata promiscuità sociale; al personale sanitario anche convenzionato e socio sanitario come da precedenti indicazioni. Viene inoltre prevista l'effettuazione di tampone entro la fine della quarantena a cittadini di rientro da nazioni per le quali vige l'obbligo di quarantena. Le Ats organizzano, d'intesa con le Asst, l'esecuzione dei test al domicilio mediante Usca, Adi/Adi Covid-19, infermiere di comunità/di famiglia a seguito delle segnalazioni e delle prenotazioni effettuate. Le Ats effettuano sorveglianza telefonica, almeno ad inizio e fine quarantena, per tutti i casi ed ai contatti stretti, fermo restando il monitoraggio clinico in capo al Mmg/Pls anche con sistemi di Telesorveglianza e avvalendosi del supporto della Usca e Adi Covid-19. In caso di inadeguatezza domiciliare delle condizioni necessarie a realizzare il corretto isolamento, l'Ats all'occorrenza ne dispone l'effettuazione presso una struttura dedicata.