L'ultima dall'Inghilterra: il coronavirus si può trasmettere attraverso i peti

Telegraph e Sun citano documenti "credibili" e l'ipotesi avanzata da un medico australiano

Cattivi odori

Cattivi odori

La notizia arriva dal Sun, il popolarissimo tabloid in inglese, e grazie a twitter sta iniziando a circolare in tutto il mondo tra sorrisi, grasse risate e occhi sgranati. Ma potrebbe forse avere un fondamento scientifico stando al quotidiano londinese e ai medici citati nell'articolo. Di cosa parliamo? Dell'ipotesi che il coronavirus possa essere trasmesso attraverso i peti. Tra le tante possibilità di contagio prese in considerazione dalla comunità scientifica, questa sembra essere davvero una novità. Che, inevitabilmente, attende conferme e ulteriori approfondimenti, sottolineano le fonti del Sun.

Tra queste un ministro che avrebbe dichiarato a un altro giornale, il Telegraph, di aver letto del materiale credibile proveniente da altri Paesi, poi il portavoce del primo ministro che pur dichiarando di non essere al corrente di questa circostanza, aggiunge che vanno attese prove scientifiche.

Quest'ultime, doverso sottolinearlo, al momento mancano, anche se si fa riferimento a un documentato contagio avvenuto in un bagno pubblico in Australia o attraverso i tubi di scarico a Honk Kong. Ma cosa sappiamo finora di certo? Che tracce del virus sono state isolate nelle feci umane, da qui l'arcinota raccomandazione dei virologi di abbassare la copertura del wc quando si attiva lo sciacquone dopo essere stati al gabinetto. Partendo da questo presupposto e dalle analisi fatte su un nutriro gruppo di pazienti sulle cui feci è stato rintracciato il virus, il medico australiano Andy Tagg insinua il dubbio che i peti possano essere un veicolo di infezione. Un'ipotesi, aggiunge il medico, che deve essere corroborate da prove scientifiche. Il suggerimento finale è il solito, quello di indossare la mascherina che ci mette al riparo dal virus...e dai cattivi odori.