Emergenza Covid, dopo le polemiche parte commissione d'inchiesta. Baffi: non mi dimetto

Ai lavori non parteciperanno M5S e Pd, che in protesta con il centrodestra per l'elezione hanno annunciato di voler dar vita a una 'commissione alternativa'

Patrizia Baffi

Patrizia Baffi

Milano, 28 maggio 2020 - Parte la commissione regionale di inchiesta sulla gestione dell'emergenza Covid in Lombardia. Il via dopo la bufera politica scoppiata dopo l'elezione del presidente Patrizia Baffi, avvenuta con i soli voti del centrodestra.La codognese Baffi, esponente di Italia Viva, ha infatti deciso di non dimettersi, convocando per questa mattina l'Ufficio di presidenza. Nelle due ore di riunione Baffi, il vice presidente Mauro Piazza (Forza Italia) e il consigliere segretario Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti) hanno iniziato a tracciare il programma dei lavori, che da statuto dovranno concludersi entro 12 mesi e saranno a porte chiuse, con atti e verbali secretati.

La commissione si terrà ogni lunedì alle 14.30. La prima seduta è prevista per l'8 giugno mentre la prima audizione dovrebbe vedere la presenza dell'assessore regionale Giulio Gallera e della Direzione Generale Welfare. L'idea è di suddividere il lavoro in macro-temi, tra i quali le zone rosse, le modalità di effettuazione dei tamponi, l'Ospedale in Fiera a Milano, i trattamenti sanitari, clinici e farmacologici adottati, gli approvvigionamenti i dispositivi di protezione individuale. Ai lavori non parteciperanno i due maggiori gruppi di opposizione a Palazzo Pirelli, M5S e Pd, che in protesta con il centrodestra per l'elezione di Baffi hanno annunciato di voler dar vita a una 'commissione alternativa'. Nel comunicato dell'Udp Baffi ha dichiarato: "Ci aspetta un percorso importante che necessita sicuramente della presenza e del contributo di tutte le forze politiche, in particolare quelle che per prime l'hanno sollecitata e il cui contributo è fondamentale per il valore e il buon esito dei lavori della commissione".