'Notte di Luce', ecco il nuovo singolo del brano che ha acceso Cremona/ VIDEO

Musica nata durante l’evento per la ripartenza della città dopo l'emergenza Coronavirus. La registrazione andrà in onda sabato 29 agosto in seconda serata su Rai 1

Cremona, 28 agosto 2020 - E’ uscito il singolo ‘Notte di luce’ composto dal Maestro Federico Longo, brano inciso a Cremona durante l’evento promosso da LGH e Comune per la ripartenza della città dopo l'emergenza Coronavirus nel segno della musica. La registrazione dell’evento realizzato in piazza del Comune lo scorso 20 giugno andrà in onda il prossimo sabato 29 agosto in seconda serata su Rai 1. Il brano, pubblicato da YPK entertainment / Fuga, è disponibile su tutte le piattaforme digitali a partire dal 23 agosto.

Il difficile contesto storico che stiamo vivendo rafforza ed esalta questa ispirazione: tutti coloro che attraverso la propria luce interiore hanno rischiarato le tenebre che hanno avvolto questa città unica, stanno impegnandosi nel contribuire a dipanare le ombre della pandemia. Come fa la luce, vincendo la notte.  L'evento diventa così metafora del trionfo sul buio, in una città simbolica per la storia della musica. Un incontro ideale in cui il brano “Notte di Luce” del Maestro Longo sintetizza il senso della rinascita.  

Un sentito omaggio per ringraziare i cremonesi nel periodo più duro dal secondo dopo guerra in poi, per ricordare quanto sta accadendo e impegnarci per la ripartenza, guardando al futuro con ottimismo. Una location simbolica (Piazza Duomo), un filo logico musicale che si alterna a cinque incontri con ospiti speciali. La musica al centro della ripartenza con la direzione musicale del Maestro Federico Longo, compositore e ideatore del percorso sonoro, nonché direttore d’orchestra alla guida dell’Orchestra Filarmonica Italiana con grandi solisti quali: Clarissa Bevilacqua (violino), Alessandro Carbonare (clarinetto) e Carlo Guaitoli (pianoforte). La direzione artistica del programma è di Angelo Bozzolini, la conduzione del talk della giornalista RAI Monica Giandotti

La musica assoluta del Maestro ha un linguaggio intrinseco che non richiede versi testuali: essi sono tradotti nel sentire dell'ascoltatore. Il suo repertorio non è ascrivibile a una categoria musicale o a un periodo storico definito. Una musica figlia del momento difficile che accomuna tutti noi, che cela all'interno le coordinate geografiche con traguardo sulla speranza. 

Ad aprire il brano è una nota di LA grave all'ottava cupa del pianoforte. C'è un senso profondo in questa nota primordiale, nel modo minore degli accordi di una musica che ambisce alla speranza, alla ripartenza, a quella luce spiraglio di speranza dalle tenebre. Perché per sopravvivere al dolore e alla notte bisogna conoscerli, affrontarli, provarli sulla pelle.  Nella progressione armonica che vede la simultanea presenza del modo maggiore e del modo minore e che conduce fino ai raggi di soli espressi dalle scale di un violino di vivaldiana memoria, c'è tutta la semantica del Maestro Longo. Un viaggio attraverso il suono per simboleggiare la rinascita della luce tra le ombre della sofferenza.  Chiudete gli occhi e senza aprirli, lasciatevi guidare: la vostra bussola sarà il suono che rischiara la notte.