Premiata per l’impegno sociale. Ma i vandali le strappano la targa

Flavia Capelletti, disabile 38enne già Cavaliere è stata omaggiata dal Comune con una insegna in ottone affissa al suo cancello

Flavia Capelletti, fondatrice di una onlus e destinataria della benemerenza civica

Flavia Capelletti, fondatrice di una onlus e destinataria della benemerenza civica

Vailate (Cremona), 23 febbraio 2021 - Le hanno svitato e rubato la targa in ottone affissa sul pilastro del cancello d’ingresso di casa sua, in via Pascoli, per poi gettarla per terra, qualche decina di metri più avanti e lasciarla lì. Che si tratti di un vandalismo o di un tentato furto, comunque è stato un brutto gesto quello messo in atto nella notte fra venerdì e sabato da ignoti nei confronti di Flavia Capelletti, disabile trentottenne, Cavaliere al Merito della Repubblica per il suo impegno nel sociale. A Flavia la targa l’ha regalata un amico che mercoledì pomeriggio le aveva fatto una sorpresa facendogliela già trovare affissa al muro senza che lei ne sapesse nulla.

Lo zio della donna, che abita sopra di lei, si è accorto sabato mattina che la targa non c’era più. L’ha cercata e l’ha trovata in fondo alla via. Viti e bulloni invece erano per terra davanti al cancello. "Non capisco il senso di un gesto del genere - afferma Flavia -, comunque non sporgerò denuncia. Vedremo se rimetterla o no. Intanto penso alle mie opere di beneficenza. In quest’ultimo anno mi sono occupata del sostegno, con generi alimentari e di prima necessità, a famiglie colpite dalla crisi da pandemia, ho raccolto fondi per la Fondazione Ospedale dei poveri di Pandino e per la Benefattori Cremaschi in collaborazione con l’artista Jennifer Patrini e curo progetti umanitari in Brasile, oltre che in Italia".

Fondatrice della onlus "Il filo creativo di Flavia", destinataria di una benemerenza civica del comune nel 2019, la Capelletti è impegnata senza sosta in progetti di aiuto a persone in difficoltà. Nell’ultimo anno si è concentrata sulle situazioni di precarietà causate dalla crisi derivante dalla pandemia, una mano che non trema e che aiuta chi ha necessità. Il Comune ha voluto premiarla con un gesto simbolico, una targa che ricorda quel che lei fa. Ma qualcuno, chissà perché, non gradisce questa piccola popolarità che si è andata ad aggiungere a quella più grande e importante di chi sa tendere la mano. Senza tremare.