Studenti bloccati in Scozia dalla bufera Emma: gita prolungata

I 40 ragazzi, accompagnati da quattro insegnanti, costretti a fermarsi qualche giorno in più

 Pierluigi Tadi, dirigente del Racchetti Da Vinci

Pierluigi Tadi, dirigente del Racchetti Da Vinci

Crema, 4 marzo 2018 - «Dovevano fermarsi sei giorni. Invece resteranno lì qualche giorno in più. Nulla di drammatico, anche se la bufera Emma ha colto di sorpresa la Scozia che praticamente si è… congelata». Lo dice Pierluigi Tadi, il dirigente del Racchetti Da Vinci che ha due classi per circa 40 studenti e quattro insegnanti fermi a Edimburgo. Le due classi del liceo erano partite la scorsa settimana per un’attività di studio e turismo da tempo programmata. I 40 ragazzi, accompagnati da quattro insegnanti, la mattina si recavano a scuola, dove seguivano le lezioni in inglese e nel pomeriggio visitavano Edimburgo e dintorno. Il rientro era previsto per venerdì mattina con un volo da Edimburgo a Orio al Serio, ma giovedì si è scatenata una tempesta che ha investito la parte a nord della Gran Bretagna, provocando il blocco quasi totale della Scozia e dell’Irlanda.

Così, quando il gruppo italiano si è presentato all’aeroporto ha scoperto che i voli erano stati tutti cancellati: impossibile rientrare. Così studenti e professori hanno dovuto prolungare il loro soggiorno presso le famiglie. «Devo dire che i ragazzi l’hanno presa allegramente – conclude il dirigente. – Il contrattempo ha procurato problemi sono a un’insegnante, attesa ieri al seggio dove era presidente. Ha dovuto avvertire che non avrebbe potuto arrivare e in comune hanno subito provveduto alla sostituzione».