Ticengo, anziana truffata da finte guardie

Vede i malviventi coi soldi: "Portiamo il ladro in caserma"

La vittima di un raggiro

La vittima di un raggiro

Ticengo, 2 settembre 2018 -  «Signora, abbiamo preso un ladro che rubava a casa sua. Adesso lo portiamo in caserma per arrestarlo, poi ritorniamo a restituirle quel che le ha rubato» e addio a ladro e soldi. È il nuovo trucco del quale si sente parlare da qualche giorno. I malviventi hanno colpito in questo modo a Casalbuttano e venerdì a Izano, ma in precedenza sono stati segnalati nella bassa bresciana, in un perimetro compreso in pochi chilometri. Il nuovo trucco per gabbare le anziane è architettato in questo modo. Un ladro si introduce nell’appartamento da svaligiare e porta a termine il colpo, quindi arrivano i due complici che fingono di arrestarlo e, dopo aver tranquillizzato la vittima, se ne vanno indisturbati col compare e il bottino, mostrato preventivamente alla proprietaria per avere la certezza che sia merce genuina, non ci sia altro da prendere o soldi nascosti non trovati. La messinscena è andata in onda venerdì nel pomeriggio. Una pensionata settantenne di Ticengo che vive da sola in una cascina nel piccolo paese cremasco ha notato uscire da una porta laterale della sua abitazione tre individui.

Due di loro avevano una maglia con scritto Guardia, mentre il terzo era stretto tra i due. La donna si è fatta avanti per chiedere chi fossero quelle persone e perché stessero uscendo dalla sua abitazione. Una delle due ‘guardie’, senza mollare la persona presa, l’ha subito tranquillizzata: «Signora, lei è davvero fortunata perché noi guardie stavamo seguendo un ladro che ha compiuto alcuni furti in zona. L’abbiamo visto poco fa e abbiamo notato che stava entrando in questa casa. Allora siamo entrati anche noi e lo abbiamo colto mentre si intascava dei soldi».ù

E a quel punto la finta guardia ha tirato fuori un fascio di banconote. La donna, rimasta senza parole, ha riferito che in effetti in casa aveva circa 500 euro, somma che corrispondeva a quel che il malvivente le stava mostrando. In questo modo, l’anziana comunicava loro quanti soldi aveva a disposizione. E i malviventi coglievano ancora la palla al balzo: «Bene, adesso andiamo in caserma e consegniamo il ladro e i soldi. Non possiamo restituirle il denaro perché sono la prova del furto. Li lasciamo ai carabinieri che poi glieli restituiranno subito». Di fronte a queste argomentazioni la donna ha salutato i malviventi e ha atteso una comunicazione dai militari. Che non è arrivata e quando la settantenne si è decisa a chiamare la caserma, ha scoperto che nessun ladro era stato loro consegnato e tanto meno c’erano lì i suoi soldi. Di lì, all’anziana non è restato altro che sporgere denuncia, mentre i carabinieri stanno esaminando i filmati delle telecamere per verificare se ci sono immagini utili all’indagine.