Riscoprire l’empatia col Paese

Piace l'emozione dimostrata da Draghi nel suo primo discorso

Ivano Costa

Ivano Costa

Milano, 18 febbraio 2021 

LETTERA

Non pensavo che un uomo come Draghi potesse emozionarsi nel suo discorso. Mi ha fatto piacere. È la conferma di quanto abbia intimamente ben chiaro il peso del ruolo e della situazione. Non si può che augurargli Buon lavoro. 

Davide G. Milano  

RISPOSTA

Subito colta e commentata, a dimostrazione che luoghi e istituzioni hanno un peso che niente - neppure decenni di confusione e di cappi sventolati nelle aule del Parlamento e tante altre amenità che non ci sono state risparmiate - può scalfire, l’emozione del nuovo presidente del Consiglio è un confortante segnale di empatia. Il momento è difficile si sa, tanto c’è da fare e chi si appresta a farlo sa che la situazione è tesa e ne condivide la tensione assumendosi pesanti responsabilità. Un lato umano, al di là di come è stato dipinto Draghi da entusiasti o detrattori. Ha parlato di ricostruzione, un impegno non da poco. Ma riflettendo su questo impegno anche gli eterogeni gruppi che lo sostengono dovranno darsi da fare. Devono sfruttare il tempo di questo governo per riorganizzarsi e chiarirsi le idee se vogliono farsi carico, a ricostruzione “tecnica” avviata, di proseguire nell’opera. L’empatia dovranno dimostrarla col farsi carico delle azioni di governo.