Seicento pedoni morti in un anno: c’è un problema

L’Organizzazione mondiale della sanità ha lanciato l’allarme prevedendo che di questo passo gli incidenti diventeranno la prima causa di morte o disabilità per i giovani

DOMANDA:

SIAMO talmente martellati dalla pubblicità di auto che sembra di vivere in un paradosso: dispositivi e accorgimenti di sicurezza talmente decantati che appare impossibile fare incidenti, investire pedoni... poi scopriamo che nella vita reale non è così. Saranno anche in diminuzione gli incidenti, ma non mi pare così per i morti sulle strade. Per non parlare dei pedoni che ormai stanno diventando la categoria più a rischio sulle nostre strade di casa. Non vedo tanta sicurezza e non è certo solo una questione di vetture e traffico. Sara, Milano

RISPOSTA: 

LO SCORSO ANNO sono morti seicento pedoni, triste conta con segnali di aumento rispetto al 2016. Quello che le statistiche non dicono e quantificano è il numero di persone rimaste con danni permanenti dopo un incidente. Una stima fissa a oltre 19 miliardi di euro i costi sociali derivanti dagli incidenti. Bastano questi numeri per comprendere quanto il tema degli incidenti e della sicurezza stradale sia fondamentale. E chiama in causa la viabilità nei centri cittadini, la maggior parte dei quali ha strade che non sono state certo concepite per il traffico attuale. L’Organizzazione mondiale della sanità ha lanciato l’allarme prevedendo che di questo passo gli incidenti diventeranno la prima causa di morte o disabilità per i giovani. Iniziare da un’educazione al comportamento da tenere in strada con lezioni nelle scuole ancora più mirate potrebbe essere almeno un primo passo di prevenzione. ivano.costa@ilgiorno.net