Le Olimpiadi e la variante coronavirus

Da questo punto di vista, tutto può succedere

Milano, 20 luglio 2021 - 

LETTERA 

Caro Direttore, alle Olimpiadi di Tokyo la vera gara è evitare il contagio. O, quantomeno, evitare di risultare positivi al tampone cui chiunque atterri è sottoposto in aeroporto. Mi chiedo che senso abbia avuto, in una simile situazione, confermare i Giochi. Non era meglio rinviarli a un momento migliore? Stefano, da ilgiorno.it

RISPOSTA

Da questo punto di vista, tutto può succedere. Lo stesso presidente del Comitato organizzatore, Toshiro Muto, ieri non escludeva la cancellazione all’ultima ora delle Olimpiadi. Anzi, ha promesso di tenere d’occhio l’andamento dei contagi per discuterne, se necessario, con chi di dovere. «Non possiamo prevedere cosa accadrà con il numero di casi di coronavirus», ha ammesso. «Quindi continueremo le discussioni se ci fosse un picco di casi - ha precisato - e penseremo a cosa fare quando si presenterà la situazione». Quella attuale, a tre giorni dall’inizio delle Olimpiadi, vede 72 persone risultate positive al tampone. E anche molte polemiche. La decisione di procedere con i Giochi, già rinviati un anno fa a causa della pandemia, è stata ferocemente criticata in Giappone. Il fronte del no ha lanciato un’ultima petizione: 14 fra accademici scrittori e giornalisti l’hanno consegnata, con 140mila firme circa, al governo metropolitano della città. Di certo c’è da chiedersi che valore potranno avere le competizioni se atleti risultati positivi dovessero essere esclusi dagli allenamenti o dalle gare. mail: sandro.neri@ilgiorno.net