Olimpiadi invernali, perché Milano può dire la sua

Una metropoli come Milano ha tutte le carte in regola per poter organizzare le migliori Olimpiadi invernali

Milano, 18 luglio 2018 -

DOMANDA:

Caro direttore, ma davvero lei crede sia possibile organizzare le Olimpiadi invernali del 2026 a Milano? Non vorrei essere banale, ma mi tocca ricordare che Milano è in pianura. Mi sembra molto più forte la candidatura di Cortina d’Ampezzo, o al limite quella di Torino. E mi auguro che il Governo decida al più presto che strada imboccare, in modo da dare forza alla proposta della città individuata. Lo so che sarà difficile, ma questo spero. Pietro G., Milano

RISPOSTA:

Della bellezza di Cortina d’Ampezzo non sto nemmeno a discutere, tanto è palese. E su Torino non voglio dilungarmi, perché mi pare che proprio a Torino sul tema Olimpiadi abbiano le idee confuse. Non è degli altri, insomma, che intendo parlare. Voglio concentrami su Milano. E sostengo, per tutto quello che ho visto e per tutto quello che ho letto, che una metropoli come Milano abbia tutte le carte in regola per poter organizzare le migliori Olimpiadi invernali. Per gli impianti sportivi di altissimo livello, per la sua capacità ricettiva, per le montagne e i panorami mozzafiato a un tiro di schioppo (la Valtellina, la Bergamasca, il Bresciano). E soprattutto perché con Expo ha dimostrato di saper gestire senza eccessive ripercussioni manifestazioni di portata mondiale. Mi sembrano ragioni più che sufficienti per crederci e per provarci. Col sostegno della Regione Lombardia e con quello del Governo. sandro.neri@ilgiorno.net