Laghi lombardi: belli a vedersi ma bisognosi di cure

Le microplastiche stanno diventando una presenza sempre più invasiva

DOMANDA:

MI CHIEDO come sia possibile che i laghi lombardi facciano i conti con un inquinamento così elevato. Se è vero che il sistema di depurazione delle acque è più che elevato, come può la goletta di Legambiente aver rilevato la presenza di così tanti inquinanti a cominciare dalla plastica? Tutto frutto della maleducazione di chi butta in acqua mozziconi e bottigliette? Mi pare che non si possa relegare tutto a un problema di scarsa sensibilità e rispetto. Gianna, Como

RISPOSTA:

BELLI A VEDERSI, ma in precaria salute. I laghi lombardi soffrono dello stesso identico problema dei mari: le microplastiche stanno diventando una presenza sempre più invasiva. Già lo scorso anno il lago Maggiore e quello di Como risultarono quelli con la maggior concentrazione di questo inquinante tra i bacini monitorati da Legambiente. E non è che gli altri stiano meglio. Se a questa presenza si aggiunge che più del 50% dei punti monitorati sono risultati inquinati da reflui fognari che finiscono direttamente “a lago” o arrivano da impianti di depurazione che non rispettano i parametri di legge è facile comprendere che la catena di Sant’Antonio non si spezzerà se non si attueranno interventi mirati per ridare un minimo di respiro ai corsi d’acqua. Non solo una drastica diminuzione della plastica utilizzata ma anche e soprattutto controlli e migliorie agli impianti di depurazione. ivano.costa@ilgiorno.net