La ripartenza al traguardo del Gp di Monza

Il fatto di essere tornati in presenza, di vedere tifosi provenienti da tutt’Europa darsi appuntamento a Monza è un dato non solo simbolico

LETTERA

Caro Direttore, quest’anno ho rinunciato ad assistere dal vivo al Gran Premio di Monza: non l’avevo mai fatto. Ho rinunciato non per paura del Covid ma per il costo del biglietto quest’anno troppo alto per me. Spero che l’anno prossimo si torni al clima di festa popolare che il Gp ha sempre rappresentato. Mario, da ilgiorno.it

RISPOSTA

L'edizione del Gran Premio di Monza che si è tenuta ieri rappresenta un’eccezione. Il distanziamento previsto dalle norme anti-Covid ha imposto di diradare gli spettatori presenti facendo così lievitare i costi dei biglietti. Tra prove e giorno della gara il numero complessivo delle presenze - che non sarà quantificato prima di oggi - non arriverà neanche alla metà dei 200.000 spettatori delle edizioni normali. Però il fatto di essere tornati in presenza, di vedere tifosi provenienti da tutt’Europa darsi appuntamento a Monza è un dato non solo simbolico. Come pure per il Supersalone del Mobile a Milano, chiuso nei giorni scorsi, il risultato non è nei numeri ma nel successo di una manifestazione che ritorna - forte di nuove energie - e va in porto. Cose tutt’altro che scontate di questi tempi e che sono foriere di prospettive positive per il futuro, a vantaggio dell’intero sistema lombardo. È solo la fiducia che ha permesso sia al Supersalone che al Gp di non mancare all’appuntamento col pubblico. Che l’anno venturo si possa tornare alle tradizioni del passato è ormai più che una speranza: è piuttosto una promessa.