Prevenire crimini contro le donne

Per contrastare la piaga sociale è indispensabile anche ottenere fondi e strutture per accogliere le donne e i loro figli

Milano, 6 marzo 2018 - Si stima che il 5% della popolazione tra i 14 e 65 anni, pari a 2 milioni di persone, abbia subìto atti sessuali contro la propria volontà quando era minorenne: per la gran parte donne (1,6 milioni), mentre gli uomini sono 435mila. Il 62,1% degli uomini e il 42,7% delle donne vittime di abusi sessuali non ha parlato con nessuno di questi fatti al tempo in cui si sono verificati. Per un quarto delle vittime gli episodi si sono ripetuti da 2 a 5 volte. L’autore è stato uno sconosciuto o un conoscente (nel 36,4% e nel 22,4% dei casi); per il 14,8% delle vittime donne e il 7,4% degli uomini l’autore è un parente. Diffuse sono anche le molestie perpetrate via web: nel corso della propria vita il 6,8% delle donne ha avuto proposte inappropriate o commenti osceni via social network e all’1,5% è capitato che qualcuno si sia sostituito per inviare messaggi imbarazzanti, minacciosi o offensivi ad altre persone. Di questi temi si parlerà domani alle 14,30, alla vigilia della Festa della donna, all’Istituto Zaccaria di Milano, nel convegno sul tema “Crimini contro le donne – Riconoscere, affrontare e prevenire maltrattamenti, stalking e violenza sessuale. Il ruolo dell’avvocato: profili deontologici”, promosso dal Movimento Forense.

Antonino La Lumia, presidente del Movimento Forense di Milano, che introdurrà l’incontro, spiega che «si inserisce in un calendario di eventi volti non solo a formare ma anche a sensibilizzare l’opinione pubblica su temi molto sentiti».Maria Furfaro, responsabile dipartimento penale del Movimento Forense, modererà la tavola rotonda alla quale prende parte Assunta Bianco, sorella di Antonia Bianco, uccisa dal compagno nel febbraio 2012. «Per ridurre il fenomeno della violenza sulle donne – dichiara Furfaro – è opportuno intervenire in forma preventiva facendo informazione. Con l’aiuto di esperti cercheremo di spiegare come riconoscere le condotte che possono sfociare in violenza. Sapere come comportarsi e a chi rivolgersi per ottenere sostegno è essenziale». Per contrastare la piaga sociale è indispensabile anche ottenere fondi e strutture per accogliere le donne e i loro figli. Le strutture di sostegno alle vittime sono aumentate: 258 case rifugio e 296 centri antiviolenza. È stato istituito il numero antiviolenza 1522, attivo 24 ore su 24 in 13 lingue.