Sull’epidemia di polmonite presto la verità

Seguendo scrupolosamente le indicazioni delle autorità sanitarie è possibile ridurre al minimo la possibilità di contrarre l’infezione

Milano, 10 settembre 2018 -

DOMANDA:

Caro direttore, dopo Bresso con i suoi morti per legionella, un’altra epidemia inquietante sta coinvolgendo il Bresciano, dove oltre 150 persone sono finite al pronto soccorso con i sintomi della legionella. Che cosa sta succedendo? È possibile che nel 2018 si debbano ancora affrontare queste situazioni? Io credevo che ormai la situazione igienico-sanitaria fosse tale da poter escludere questo genere di problemi. Martina Z., Milano

RISPOSTA:

Le infezioni di natura batterica, come quelle che hanno colpito Bresso e - si ipotizza - i Comuni del Bresciano, accompagnano putroppo la storia dell’uomo fin da tempi antichissimi. E riaffiorano anche dove le condizioni igieniche non sono affatto compromesse. La differenza, rispetto al passato, è che i controlli ora ci sono e che le autorità sanitarie sono impegnate con tutte le loro forze per individuare la causa del contagio. Nel Bresciano, in queste ore, sono in corso le analisi sull’acqua. Che, se nebulizzata, potrebbe far annidare i batteri nei nostri polmoni. Conosceremo molto presto i risultati. Mi auguro che siano divulgati senza reticenze o esitazioni. Nel frattempo, niente panico. Seguendo scrupolosamente le indicazioni delle autorità sanitarie è possibile ridurre al minimo la possibilità di contrarre l’infezione. sandro.neri@ilgiorno.net