Milano, 6 agosto 2019
Lettera
Grande spazio dedicato ai ghiacci della Groenlandia che si stanno sciogliendo a una velocità vertiginosa riversando negli oceani miliardi di metri cubi d’acqua. Attenzione sacrosanta, ma quello che fa arrabbiare è che, viste e commentate le immagini con gli inevitabili richiami a prestare più attenzione all’ambiente, si torna a vivere e produrre come se nulla fosse. Lo stesso comportamento di quelli che si fanno i selfie sporgendosi sull’orlo del baratro. Danilo M., Milano
Risposta
I nostri figli vedranno un paesaggio alpino completamente diverso, di questo passo nell’arco di una trentina d’anni sotto i 3.500 metri non ci saranno più ghiacciai sulle Alpi. Come dire: gran parte delle vette con tanto di cima imbiancata studiate a scuola si presenteranno brulle e nere. A ribadire l’allarme, gli esperti del Cnr. L’ennesimo, silenzioso passo verso la crisi ambientale. Ed è un passo sempre più accelerato, basti pensare che solo nel secolo scorso i ghiacciai si sono ridotti della metà. Oggi, valutato l’andamento delle temperature medie degli ultimi quindici anni, appare già segnato il destino dei depositi che resistono ancora sotto i 3.500 metri di quota. Il dato, come quello della Groenlandia che si sta sciogliendo, può essere preso come una curiosa statistica, ma il conto da pagare sarà presto molto alto.ivano.costa@ilgiorno.net