Calcio balilla promosso ma ricordatevi: "Vietato rullare"

Il calcio balilla è stato riconosciuto sport a tutti gli effetti dal Coni. L'imprimatur regala inattesi palcoscenici internazionali a un mondo che, fino a ieri, era rimasto relegato nelle stanze dei ricordi della nostra giovinezza: all'oratorio (prima) tra uno spumone e una gazzosa e al bar (poi) con le prime sigarette e i dischi al juke-box. Per il calcio balilla è una promozione sul campo che sdogana pomeriggi di sfide infinite, in spiaggia con la canicola o sotto il cielo grigio di periferia, tra "ganci" galeotti e sponde infingarde con quel finale già scritto: "Chi perde paga da bere". E' il trionfo di un gioco amato da tutti, democratico, semplice e così umanamente coinvolgente che negli anni ha saputo resistere alle mode del momento e all'avanzare della tecnologia, capace di lottizzare i bar prima a suon di videogiochi e poi con disumane slot machine perché al peggio non c'è mai limite. Questa decisione del Coni mi sembra il miglior spot per l'amicizia anche se già me la immagino la prossima finale olimpica con il favorito a chiedere l'intervento del Var perché pizzicato a "rullare"...