Brescia, anche Tonali sta con Cellino: "Giocheremo solo quando si potrà"

Si attende con crescente ansia le decisioni in merito alla sorte della stagione in corso che influenzerà inevitabilmente il prosieguo del cammino della società biancazzurra

Sandro Tonali

Sandro Tonali

Bescia, 7 aprie 2020 - Il Brescia attende di sapere quale decisione prenderanno i vertici del calcio in merito alle sorti di questa stagione. La posizione della società biancazzurra, attraverso le parole più che chiare del presidente Massimo Cellino, è già ben definita: “In questa situazione non ha più senso tornare in campo. La stagione è finita e deve esserlo per rispetto per le persone che hanno perso la vita e per i loro famigliari. Dobbiamo mettere davanti a tutto la salute”. Un’osservazione che certo non lascia troppo spazio alle interpretazioni, così come l’affondo sull’Aic: “Non rappresentano nessuno, i miei giocatori non li riconoscono” fa capire immediatamente il pensiero dello stesso Cellino in merito ad una delle componenti che dovrebbe contribuire a definire la delicatissima situazione che si è venuta a creare con l’emergenza sanitaria.

Sull’identica linea del massimo dirigente si è espresso pure Sandro Tonali, che ha sintetizzato: “Io sto con il presidente. Giocheremo solo e se sarà davvero possibile. Ora parliamo di ospedali e di morti, il calcio, e lo dice uno per il quale questo sport è tutto, per il momento non conta. Stiamo vivendo una guerra e solo chi si trova a Brescia o a Bergamo può capire davvero quello che sta accadendo”. L’intervento di Tonali è stato ovviamente “indirizzato” verso i temi caldi del presente e del futuro.

L’annullamento del campionato permetterebbe al Brescia di ripartire dalla serie A: “Non voglio regali – è la convinzione del regista classe 2000 – Siamo dove meritiamo, ma quando torneremo in campo daremo più del massimo, giocheremo anche per quelle persone che hanno sofferto”. Sul fronte mercato il gioiello biancazzurro ha ribadito la sua gratitudine al Brescia: “Ha sempre creduto in me. Il presidente Cellino ha detto che non mi venderebbe nemmeno per 300 milioni. Mi fa un po’ impressione sentir parlare di certe cifre, ma la mia qualità principale è quella di restare sereno”. Una prerogative che diventerà fondamentale nelle prossime settimane, quando si accenderà ulteriormente il mercato intorno a lui.

Per il momento Juve e Inter se lo stanno contendendo a suon di milioni, ma non è ancora giunta la proposta in grado di accontentare il presidente Cellino, che si è visto richiedere anche l’altro virgulto biancazzurro, Andrea Cistana, da Parma e Cagliari. Anche in questo caso è previsto un grosso introito per le casse bresciane che, viceversa, nella prossima stagione sembrano destinate a non proseguire più i loro pagamenti a Mario Balotelli. L’attaccante pare vicino ad interrompere la sua “scommessa” con la squadra della sua città. Per lui, che il Ct Mancini ha ammesso ancora una volta di seguire con attenzione e di attenderlo nel 2021, si potrebbero aprire le porte del Galatasaray per un addio che rimescolerebbe la posizione di Alfredo Donnarumma, che, in questo caso, tornerebbe centrale nel progetto biancazzurro e finirebbe così per rifiutare le diverse proposte che gli stanno giungendo dalla serie B. Una categoria che, in caso di congelamento della stagione e retrocessione delle ultime due (Brescia e Spal), potrebbe coinvolgere le Rondinelle, che proprio grazie ad i gol del bomber campano, inseguirebbero una nuova cavalcata vincente, magari sotto la guida di un tecnico che ben conosce ed ha già vinto il torneo cadetto come Aurelio Andreazzoli, che radio mercato, dopo aver lanciato la “bomba” del possibile arrivo in terra bresciana di un ds di rilievo come Sartori, avvicina alla panchina bresciana attualmente occupata da un fedelissimo di Cellino come Diego Lopez.