Brescia-Suazo: si attende solo il fatidico sì

L'ex attaccante del Cagliari corrisponde all'identikit dell'allenatore gradito al presidente Massimo Cellino

Sono ore decisive per la panchina di un Brescia che non vuole più soffrire

Sono ore decisive per la panchina di un Brescia che non vuole più soffrire

Brescia, 6 giugno 2018 - A questo punto non si attende che l'annuncio ufficiale della società, ma sembra proprio di poter parlare di "storia ormai scritta". David Suazo, ex attaccante di Cagliari, Inter e Benfica, sarà il nuovo allenatore del Brescia di Massimo Cellino, pronto a scommettere su un nuovo emergente della panchina. Il massimo dirigente biancazzurro, dopo aver lanciato in passato Massimiliano Allegri, sembra infatti deciso a riprovarci con il trentottenne honduregno che finora ha allenato nel settore giovanile cagliaritano.

Rimangono ancora alcuni particolari da definire, ma, salvo nuovi colpi di scena, l'epilogo di questa "corsa" che ha coinvolto numerosi tecnici (dai titolati Nicola, Pippo Inzaghi, Stroppa e Baroni sino ai meno noti Fini e Jeda), accostati in modo più o meno credibile al Brescia, dovrebbe avere già trovato il suo finale, con Suazo che farà il suo esordio su una panchina di serie B. In attesa che venga definito nei dettagli il suo staff, si fa largo come possibile secondo Cesare Beggi, che quest'anno ha lavorato con la Feralpi Salò, ma non è da escludere un "rientro" all'ultimo momento di Ivo Pulga, che ha avuto lo stesso Suazo come assistente nel 2014, quando i due sono subentrati a Diego Lopez alla guida del Cagliari. Ora la coppia potrebbe riproporsi a parti invertite, visto che Suazo non ha ancora il patentino che lo abilita ad allenare in serie B. L'ex attaccante può allenare fino in Lega Pro e dovrà sostenere a Coverciano l'esame per poter lavorare nella categoria superiore. Fino a quel momento, magari, potrebbe venire utile il supporto di Pulga, che è munito del patentino richiesto. Si attende anche di sapere se Mister Suazo potrà contare o meno sul quasi coetaneo Caracciolo (che ha due anni in meno) o se dovrà vederlo come un nuovo dirigente. Non mancano gli indizi che spingono in questa direzione, visto che il Brescia sembra avere fatto già diversi abboccamenti con attaccanti (Ardemagni, Montalto, La Mantia) che potrebbero venire a colmare il vuoto lasciato dall'Airone che ha già fatto sapere la sua decisione di rimanere a Brescia, qualunque sia la conclusione dell'incontro con il presidente Cellino.