Brescia Calcio, è subito tempo di "ricostruire"

La società del presidente Cellino deve trovare la forza per iniziare immediatamente ad allestire un gruppo che possa puntare ad un pronto ritorno in serie A

Massimo Cellino

Massimo Cellino

Brescia, 2 agosto 2020 - Il pareggio con la Sampdoria ha permesso al Brescia di chiudere questa triste campionato evitando il poco gradito record di 26 sconfitte in una stagione. Chiuso un torneo iniziato con aspettative ben diverse al penultimo posto e con in mano il biglietto per l’immediato ritorno in serie B, la società del presidente Massimo Cellino ha cercato di voltare subito pagina, aprendo un “nuovo capitolo” che, parola del ds Giorgio Perinetti, avrà un obiettivo ben preciso: “Vogliamo riportare il Brescia in serie A!”. Un proposito chiaro, che, però, non sarà facile attuare e questo non solo per la logica necessità di dover fare i conti con rivali altrettante ambiziose, ma anche per l’ulteriore impegno di dover “ricostruire” quello che questa annata ha finito per mettere in discussione.

Il primo tassello che dovrà trovare la giusta collocazione sarà quello del rapporto tra le due nuove figure che sono entrate nell’orbita del presidente Cellino. Nei gironi scorsi Giorgio Perinetti è stato presentato ufficialmente come direttore sportivo, ma poche ore prima Luigi Del Neri aveva parlato quale direttore tecnico. Due figure dall’indiscutibile esperienza, ma come sarà possibile farle lavorare in stretto contatto e come riusciranno a reggere la “pressione” che il presidente Cellino trasmette a tutti i suoi collaboratori? Sullo stesso piano, tra le urgenze del Brescia, si pone la questione allenatore. Diego Lopez, nonostante i risultati negativi che hanno caratterizzato la conclusione di questa stagione, ha ribadito: “Ho il contratto e la voglia giusta per continuare l’esperienza con il Brescia”.

Indicazioni contrastanti sull’eventuale conferma del tecnico uruguayano sono giunte da Del Neri e Perinetti che hanno parlato di una sua possibile permanenza, ma, al tempo stesso, anche della necessità di un confronto. Il terzo “tasto” da risolvere in fretta in casa bresciana riguarda l’organico. Il ds Perinetti ha sostenuto che è giusto ripartire puntando sul nucleo che ha vinto lo scorso torneo di serie B, ma la sfortunata avventura in serie A sembra avere cambiato molte cose. Innanzitutto non sarà più una Rondinelle Sandro Tonali. L’accordo per il suo passaggio all’Inter è ormai cosa fatta e si attende solo il suo arrivo fisico a Milano. Sono però diverse le posizioni da valutare attentamente in casa biancazzurra. Oltre a Balotelli, svincolato di diritto, Gastaldello che ha appeso le scarpe al chiodo e a Joronen e Cistana, che vantano numerosi pretendenti, ci sono parecchi giocatori con la valigia in mano. Ci sono parecchie situazioni, da Ndoj a Martella, da Ayé a Spalek, passando attraverso i vari Bjarnason, Skrabb, Alfonso, Mangraviti e, dulcis in fundo, Donnarumma), che richiedono un’analisi più che attenta. Sarà da questa riflessione che dovrà prendere corpo il Brescia in grado di inserirsi immediatamente nella lotta per la promozione che si attendono i tifosi.