Atalanta, scatta l’ora dei giovani

Con Ilicic in dubbio spazio al “rosso” Kulusevski

Josip Ilicic

Josip Ilicic

Bergamo, 3 febbraio 2019 - Non solo vincere. Negli obiettivi dell’Atalanta non ci sono solo il ritorno in Europa, con il sogno mai nascosto dell’accesso alla Champions, e la Coppa Italia. La Dea ha anche un terzo obiettivo, molto sentito dalla proprietà dei Percassi: lanciare i giovani del vivaio. Missione in cui Gian Piero Gasperini è uno specialista. Da quando è a Bergamo ha fatto esplodere Caldara e Gagliardini, ha rilanciato Grassi, ha lanciato il neo azzurro Bastoni, oggi al Parma, e lo scorso anno Musa Barrow. Ora Percassi spera di vedere almeno altri due talenti del vivaio esplodere in nerazzurro: Dejan Kulusevski e Roberto Piccoli. I due ragazzi aggregati nell’ultimo mese alla prima squadra, rispettivamente al posto di Rigoni e di Tumminello.

Non è un caso che il mercato invernale della Dea non abbia previsto arrivi nel reparto offensivo ma solo due cessioni, per liberare lo spazio per i talenti da far sgrezzare al Gasp. Tra i due Kulusevski è quello più pronto per giocare tra i grandi. Lo svedese di origine macedone, classe 2000, era già stato convocato nello scorso campionato in prima squadra, dove ha traslocato da novembre. Gasperini stava per lanciarlo nella mischia a Cagliari in Coppa Italia, dove avrebbe giocato il supplementare: la rete di Zapata al novantesimo ha fatto slittare il debutto del ‘rosso’ Kulusevski di una settimana, a Frosinone, dove il ragazzo ha giocato i venti minuti finali mostrando subito personalità e buoni colpi. Domani a Cagliari, dove è in forte dubbio Ilicic, potrebbe trovare ancora spazio: Pasalic giocherà titolare e Kulusevski sarà il primo cambio nel ruolo di trequartista. Più acerbo Piccoli, che ha compiuto 18 anni una settimana fa festeggiando con la sua prima panchina in A contro la Roma. Il ragazzo di Sorisole al suo primo anno nella Primavera, pur avendo un anno in meno di compagni e avversari, ha già fatto la differenza con 10 reti e la media di un gol ogni 95 minuti. È un giocatore bravo con la palla, che vede la porta e non ha paura: giovedì nell’amichevole con il Caravaggio, formazione di serie D, ha piazzato una tripletta in un settanta minuti.

L'idea è di fargli ripercorrere lo stesso percorso formativo e tattico seguito da Musa Barrow un anno fa: il gambiano venne aggregato alla prima squadra a inizio gennaio, venendo gradualmente inserito, fino all’esplosione ad aprile, quando divenne titolare segnando tre reti decisive nella corsa per raggiungere l’Europa League. E proprio Barrow, ancora a zero gol in serie A dopo aver collezionato una lunga serie di insufficienze in pagella, è l’altro giovane su cui Gasp sta lavorando: perché il talento del gambiano, a soli 20 anni, non può andare sprecato. E domani a Cagliari potrebbe esserci spazio anche per lui, come prima alternativa per l’attacco.