Umiliati da truffatori senza scrupoli: "Ci hanno rubato ricordi e serenità"

Coppia di anziani raggirata a San Donato. Il racconto della figlia delle vittime: "Hanno portato via tutto l'oro". Scriveteci le vostre storie di anziani truffati a truffeanziani@ilgiorno.net

Sul caso indagano i carabinieri

Sul caso indagano i carabinieri

San Donato Milanese (Milano), 23 ottobre 2016 - "Sono in banca, non posso parlare: prendete tutto l’oro che c’è in casa, pesatelo, mettetelo in sacchetto e datelo alla signora Mariarosa. Poi vi spiego tutto". Sembrava la voce della figlia quella che, al telefono, ha chiesto aiuto per fare fronte a una situazione di difficoltà. Invece, era soltanto una truffatrice senza scrupoli che è riuscita a ingannare una coppia di anziani, rubandogli i ricordi di una vita. E’ quello che è accaduto venerdì a due pensionati sandonatesi - un ex dipendente dell’Eni e sua moglie -, che intorno all’ora di pranzo sono stati contattati sul telefono di casa da una donna che si è spacciata per la figlia. Ed è proprio lei, Roberta, a raccontare la storia di questo brutto raggiro.

Come è avvenuta la truffa?

"Quella donna aveva la mia stessa voce, così continua a dire mia mamma. E’ strano, perché io ho una voce particolare, eppure è riuscita a imitarmi. Aveva la voce bassa, ma l’inflessione pare fosse identica. Tra l’altro, io spesso chiamo i miei genitori nella pausa pranzo per sapere come stanno: mi viene da pensare che siano riusciti a intercettare qualche telefonata. Ha voluto parlare con entrambi, li ha chiamati mamma e papà".

Cosa ha detto per convincerli a farsi consegnare l’oro?

"Aveva la voce molto preoccupata e ha fatto capire ai miei genitori di essere in grande difficoltà. Ha fatto tante telefonate in poco tempo, non ha dato spazio a nessun dubbio. Ha chiesto di mettere l’oro in un sacchetto e di consegnarlo alla signora Mariarosa, dicendo che si trattava di una funzionaria della banca. Mio papà ultimamente ha dei problemi di salute, quindi è andato subito in affanno. Non ci ha pensato un attimo, voleva aiutarmi".

E cosa ha fatto suo padre?

"Ha aperto i cassetti e ha raccolto tutto l’ora che c’era in casa. Più che il valore economico, il danno è affettivo. Il valore sarà stato un migliaio di euro, ma dentro quel sacchetto c’erano i ricordi di una vita: le monete d’oro dello Scià di Persia a cui mio papà teneva molto perché le aveva raccolte quando vivevamo in Iran con tutta la famiglia, gli orologi dei nonni, perfino la medaglia dell’Eni per i 25 anni di lavoro".

Non una, ma una lunga serie di telefonate, quindi?

"Sì e con un ritmo incalzante. A un certo punto mio papà era in bagno e quella donna ha trattenuto al telefono mia mamma. Ha creato molta pressione e agitazione. La donna ha richiamato per sapere se stava raccogliendo l’oro, poi ha chiesto a mio padre di pesarlo. E lui, che è diabetico e ha in casa una bilancina per pesare gli alimenti, lo ha fatto. Si è raccomandata di mettere tutto l’oro in un sacchetto e di andare ai giardinetti dietro casa, nella zona di via Gramsci, dove una signora della banca avrebbe prelevato il tutto".

Nemmeno un ripensamento?

"Non gli hanno dato il tempo. Ai miei genitori non è neanche venuto in mente che ho la firma sul loro conto, quindi se fossi stata davvero in difficoltà avrei potuto prelevare dei soldi allo sportello. Mio papà mi ha detto di aver pensato che poteva prelevare dei soldi dal bancomat e portarli in banca, ma quella voce era talmente pressante che non è riuscito a dirlo. Non so come abbia fatto".

Quando ha consegnato l’oro, ha visto la complice in faccia?

"Sì, però non si ricorda nulla, nemmeno come era la sua faccia o il vestito. La carica emotiva che la truffatrice è riuscita a creare è stata tale da non dargli nemmeno il tempo di memorizzare dei particolari utili al riconoscimento della complice che si è presentata all’appuntamento. Mio padre ricorda solo che aveva dei fianchi enormi".

Come avete scoperto che era una truffa?

"Dopo che ha fatto la consegna, mio padre mi ha chiamata per dirmi che aveva eseguito le istruzioni. Sul principio pensavo avesse avuto un ictus e stesse straparlando, poi ho capito cosa purtroppo era accaduto".

 

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