Corsico, insegnante non si presenta a scuola: la cercano dappertutto ma era morta in casa

Prestava servizio alla primaria Galilei

La donna abitava in via Copernico

La donna abitava in via Copernico

Corsico (Milano), 13 gennaio 2018 - E' una storia metropolitana dal finale tragico quella che si è scritta ieri a Corsico. Una donna di 50 anni, un’insegnante che da luglio 2017 aveva preso servizio alla scuola primaria Galilei dopo essersi trasferita dalla vicina Milano, è stata trovata senza vita nel suo appartamento di via Copernico, al civico 1. Nell’indifferenza generale, circondata solo dal grande vuoto della solitudine, Giuseppa Cassaniti era lì, nel suo letto da giorni. A dare il via alle ricerche e ad avvertire le forze dell’ordine che poi l’hanno trovata è stato il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Galilei.

Non avendo più sue notizie, non vedendola a scuola e non avendo certificati medici che ne giustificassero l’assenza il dirigente Manfredo Tortoreto ha lanciato l’allarme. Così, dopo aver recuperato il numero dei parenti più prossimi, uno zio in Sicilia, sua terra d’origine, e un fratello residente in America, ieri mattina il dirigente ha chiamato i carabinieri che, con l’intervento dei pompieri, hanno deciso di intervenire. Purtroppo dietro la porta del suo domicilio, il triste epilogo. «Siamo addolorati spiega il dirigente Manfredo Tortoreto – Sebbene fosse con noi da pochi mesi era già entrata a far parte della grande famiglia che rappresenta la nostra scuola. Era una donna riservata, gentile, precisa e puntuale. Aveva chiesto un periodo di malattia dal 10 di dicembre, ma ci ha avvisato e si faceva sentire per gli aggiornamenti. Quando alla ripresa della scuola non l’abbiamo vista e non abbiamo ricevuto sue notizie ci siamo preoccupati, abbiamo iniziato a cercarla ovunque: al telefono, a casa, negli ospedali ma nulla, di lei nessuna traccia».

Il dirigente ha quindi coinvolto la polizia locale nel cercare i parenti più prossimi con i quali, però, l’insegnante non aveva rapporti. L’ultima volta che si erano sentiti risaliva a novembre. Per non lasciare nulla di intentato si è recato anche nel condominio e, anche qui, la donna schiva e riservata non la vedevano da prima di Natale. «Mettendo insieme tutti i tasselli, il quadro non incoraggiava a pensare positivo – ammette il preside – poi la tragica conferma». Non ci sono elementi che mettano in dubbio la morte naturale. Il 22 dicembre la donna aveva chiamato un’ambulanza, forse a causa di un malore, ma aveva poi rifiutato il ricovero. Non è escluso che il decesso sia avvenuto prima di Natale. Nei giorni scorsi, i condomini avevano iniziato a farsi qualche domanda: non la vedevano da tempo e in alcune ore della giornata, sulle scale si avvertiva un cattivo odore.