FRANCESCA GRILLO
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Cesano, accordo alla Sacra Famiglia: vincono i mille lavoratori

Conclusa una durissima trattativa: il contratto collettivo non cambierà

La manifestazione davanti alla casa di cura prima dell’intesa

La manifestazione davanti alla casa di cura prima dell’intesa

Cesano Boscone (Milano), 20 novembre 2016 - Nessun cambio di contratto. I mille lavoratori dell’Istituto Sacra Famiglia ce l’hanno fatta. Sul piede di guerra da settimane, si erano radunati pochi giorni fa proprio davanti all’istituto, sotto le finestre della direzione a urlare: «No all’Uneba», quel contratto che tanto temevano. È intervenuto, poi, anche il sindaco Simone Negri, rendendosi disponibile a mediare tra la tutela dei dipendenti e le strategie della Fondazione. Persino l’arcivescovo Angelo Scola, in visita all’istituto di cura per anziani e disabili, aveva dato ai lavoratori un’iniezione di coraggio, con quella frase, «se le ragioni sono valide, vincerete». Le ragioni erano valide e gli operatori sanitari non hanno arretrato di un passo. Accordo siglato, lettera inviata dal presidente dell’istituto annullata, nessun passaggio contrattuale. Certo, non senza rinunce.

«L’accordo prevede la cessione del premio produttività, erogato a luglio. Circa 500 euro, destinati ai lavoratori che avevano sfruttato pochi giorni di malattia durante l’anno - spiegano dal sindacato - e quattro festività che sono state soppresse». Non poco, ma un sacrificio accettabile in confronto a quanto si paventava con il cambio contrattuale: nessuna garanzia futura, aumento delle ore lavorative e delle mansioni, senza il giusto corrispettivo in busta paga.

Una trattativa lunghissima a cui hanno partecipato tutte le sigle sindacali. Un tavolo durato fino a notte fonda, da cui i sindacati, almeno la maggior parte, sono usciti vincitori. Solo in tre non hanno accettato le condizioni che verranno messe al voto in un referendum interno: i lavoratori, a fine novembre, esprimeranno la loro volontà. Se vince il sì, si rinuncia a 4 giorni di ferie e al premio produttività, ma si continua a lavorare sotto contratto Aris. Se i dipendenti diranno no, le condizioni salteranno e ci si ritroverà punto e a capo. Anche se, considerando che 5 sigle sindacali su 8, hanno siglato l’accordo, tutto fa presupporre un risultato positivo per i lavoratori.

Soddisfatti anche da Sacra Famiglia, secondo le parole di Alessandro Palladini, direttore personale e organizzazione di Fondazione Sacra Famiglia Onlus: «A seguito di un proficuo incontro, che si è protratto fino a sera tarda, è stata trovata un’intesa che contribuisce in maniera decisiva al perseguimento di un miglior bilanciamento fra costi e ricavi di produzione, salvaguardando la tenuta dei livelli occupazionali. Un aspetto che Sacra Famiglia ha sempre ritenuto fondamentale nel corso della trattativa. L’accordo - conclude Palladini - sarà ora posto al vaglio dei lavoratori tramite un referendum confermativo che ci auguriamo possa sostenere il buon lavoro fatto e il senso di responsabilità che ha animato tutte le parti coinvolte».