Buccinasco, migranti: spuntano i cartelli di protesta

Sotto quello contro le mafie, Fratelli d'Italia ne piazza uno sull'arrivo di nuovi profughi

La protesta di Fratelli d'Italia

La protesta di Fratelli d'Italia

Buccinasco (Milano), 18 luglio 2017 – Sotto il cartello “qui la ‘ndrangheta ha perso”, il gruppo di Fratelli d’Italia ne ha affisso un altro: “Qui arriveranno 74 profughi”. Durante un blitz effettuato in mattinata i rappresentanti del partito hanno voluto manifestare contro la decisione della nuova amministrazione di sottoscrivere il protocollo sull'accoglienza diffusa dei migranti  e ospitare nuovi profughi. Non solo, l'occasione è stato lo spunto per ribadire il loro "no alla proposta dello ius soli".  “Dove saranno sistemati? Cosa faranno? Come e da chi verranno reperite le unità abitative pubbliche o private che secondo il protocollo dovranno essere messe a disposizione di questi sedicenti richiedenti asilo? – spiegano il coordinatore provinciale Fabio Raimondo e la coordinatrice comunale Maria Grazia Barbisan - Le cronache milanesi degli ultimi giorni testimoniano inoltre che queste persone vengono spesso lasciate bivaccare per le nostre città con conseguenze nefaste sulla sicurezza dei cittadini e con il rischio di consegnarle al lavoro nero e alla criminalità organizzata. Da un'amministrazione che si vanta di aver sconfitto la 'ndrangheta ci saremmo aspettati un atteggiamento maggiormente responsabile”. Primi ad aver evidenziato delle perplessità sull’arrivo di nuovi profughi, a pochi giorni dall’insediamento del nuovo sindaco, erano stati i grillini. “Vorremmo sapere – ha detto Alberto Schiavone, portavoce dei 5 stelle - chi sono queste persone migrati, perché se non si tratta di donne, vecchi e bambini, ma di uomini adulti, mi viene difficile credere che siano profughi di una guerra e mi preoccupo del tipo di "integrazione" che possano avere qui da noi. Inoltre mi piacerebbe sapere come mai le risorse saltano sempre fuori in questi casi come da un cilindro magico, mentre invece per ristrutturare le scuole o garantire il diritto paritario agli studi delle famiglie non ci sono mai”. “Lo ripeto – ha detto il sindaco Rino  Pruiti - è mio dovere di sindaco occuparmi dei profughi, è una realtà che non posso ignorare, quindi ho intenzione di collaborare con la Prefettura per evitare, come accaduto altrove, che decidano altri per noi, senza nemmeno consultarci. È questo che accade a chi non firma il protocollo. Chi firma invece ha la possibilità di avviare un percorso condiviso e graduale. Ad oggi comunque non siamo ancora stati contattati dalla Prefettura, quindi di cosa stiamo parlando?”