Corsico, sos da presidi e insegnanti: "I bambini sono a rischio"

Refezione negata. Cresce l’allarme

Il dirigente scolastico Manfredo Tortoreto

Il dirigente scolastico Manfredo Tortoreto

Corsico (Milano), 12 gennaio 2016 - "Più che di quello economico, ci interessa il recupero del credito emotivo". Emanuela Maria Germanò, dirigente scolastica dell’istituto Buonarroti, va dritta al punto sollevando quelle che sono le preoccupazioni degli insegnanti: la salute e il benessere dei bambini e le ripercussioni che il blocco dei pasti avrà sugli stessi. È questo quello che sta a cuore agli insegnanti e ai dirigenti scolastici che, nonostante le loro richieste di rinvio, hanno visto diventare effettiva la decisione dell’amministrazione di sospendere l’erogazione dei pasti ai bambini le cui famiglie risultano morose nei pagamenti delle refezione scolastica.

"Già nei giorni scorsi – spiega la dirigente – abbiamo ritenuto meno doloroso mangiare tutti insieme in mensa piuttosto che allontanare e isolare in un’aula i bambini con il pranzo al sacco. Ora si tratta di capire le ripercussioni che questo provvedimento ha avuto sui bambini. Nella nostra scuola il senso di inclusione è estremamente sviluppato e questo provvedimento va nella direzione opposta». Ma l’argomento, nonostante nessun bambino – tra pasti in più dati dalla società, schiscetta e condivisione dei piatti – è rimasto a digiuno, non è certo chiuso. Tutt’altro. I dirigenti scolastici hanno chiesto un incontro per aprire un tavolo di confronto con l’amministrazione. "L’emergenza cesserà quando tutti i bambini torneranno a consumare regolarmente un pasto – spiega Manfredo Tortoreto, dirigente dell’istituto Galilei –. Sono rimasti esclusi gli ultimi: clandestinità, invalidi o disoccupati che non hanno il coraggio di mettersi in contatto con il Comune". E aggiunge: "Quella del fondo di solidarietà è un’iniziativa lodevole ma si basa sulla soggettività e non su strumenti strutturali che possano portare alla risoluzione del problema. Noi optiamo per trasformare il debito pregresso in risorsa, ovvero in ore di lavoro da mettere a disposizione della scuola – spiega –. Del resto, i nostri plessi hanno bisogno di manutenzione e, se vogliamo parlare di legalità, ad oggi il Comune è inadempiente non avendoci ancora versato i contributi del fondo di diritto allo studio".

Nel frattempo, i dati vedono la cifra dei morosi diminuire giorno dopo giorno: da 480 si è ora a 105. E per i meno abbienti il pagamento della mensa varia da un minimo di due euro a un massimo di 6 (cifra pagata dal 52% dei corsichesi). "Stiamo vivendo una situazione inconcepibile in cui sono violati i diritti dell’infanzia – spiega Erica Giovannini – non ci aspettavamo che il clima terroristico alimentato prima di Natale si trasformasse in realtà. Percepire tutti come furbi e furbetti è sbagliato e lede la dignità delle famiglie". «I commenti e le critiche vorrebbero far emergere che io sia contento della situazione – ribatte il sindaco Filippo Errante – . Io ho un dovere istituzionale e voglio garantirlo fino in fondo, proprio per tutelare i miei cittadini. E non intendo fermarmi qui. Partiranno controlli incrociati anche su tutte le dichiarazioni presentate, considerando il tenore di vita e non solo quanto autocertificato. Lo farò per i servizi a domanda individuale, ma anche per gli altri tributi comunali».