I manieri aperti
Legnano (Milano), 2 maggio 2015 - La pioggia ci ha provato, ma la passione per il mondo del Palio e la voglia di stare insieme l'hanno battuta e hanno consegnato alla giornata dei Manieri Aperti centinaia di visitatori e curiosi, alcuni dei quali si avvicinavano alle contrade per la prima volta. Tante le iniziative che hanno caratterizzato la giornata di ognuna delle otto sorelle legnanese, sempre con il Palio e le sue tradizioni al centro dell'attenzione. A San Domenico ad essere protagonista è stato anche lo sport, con dimostrazioni di scherma e pallavolo, a San Martino a tenere banco è stato un mercatino ricco di bancarelle. "Quella dei manieri aperti è ormai diventata una consuetudine per i legnanesi, è bello vedere che è un appuntamento atteso e partecipato" ha commentato il gran priore biancoblù, Paolo Bò. Legnarello ha invece messo in mostra la storia della Battaglia di Legnano e le sue testimonianze nei secoli, oltre a raccogliere fondi per l'acquisto di un defibrillatore in collaborazione con l'associazione "Sessantamila vite da salvare". Il tradizionale mercatino dell'antiquariato ha caratterizzato la giornata di Sant'Erasmo. Immancabili, come in tutte le contrade, le bancarelle con i gadget di contrada ma in questo caso una sorpresa gradita e singolare ha atteso i passanti: la possibilità di acquistare un'ampolla di sabbia della tredicesima vittoria. Un cimelio per pochi, di certo un regalo molto apprezzato dagli appassionati. Lunghe code invece fuori dal maniero di San Magno: in tanti hanno ordinatamente atteso il proprio turno per consumare un gustoso pasto cucinato dal gruppo di contrada. Costumi e armi medievali in mostra invece nel maniero di Sant'Ambrogio, dove si sono potuti ammirare veri e propri simboli del passato. Le tradizioni del passato non solo in mostra, ma anche vissute dal vivo a San Bernardino, dove oltre a vedere dimostrazioni di arti marziali e go kart si poteva imparare a tirare con l'arco. La moda dal Medioevo a oggi l'ha invece fatta da padrona al Cascinone della Flora, dove erano in mostra veri pezzi da collezione.