Pink Floyd
Milano, 10 novembre 2017 - Non è solo un bellissimo libro sui Pink Floyd ma ne analizza il contesto storico ed artistico, le influenze e l’eredità. La complessità di un mondo da 200 miloini di copie vendute. Le opere e le idee, suoni e visioni, con la prefazione di Aubrey Powell e saggi di Joe Boyd, Rob Young, Jon Savage, Howard Goodall, Victoria Broackes e Anna Landreth Strong, Mark Blake, Aubrey Powell. “Pink Floyd - Their Mortal Remains” (Skira) è l’unico libro ufficiale sui 50 anni della band con foto, documenti inediti, memorabilia. E la retrospettiva analitica dei 15 album in studio, dal primo album “The Piper At The Gates Of Dawn”, in un viaggio “multisensoriale e teatrale” sulla scena psichedelica e underground della Londra anni ‘60. Una lettura “acida” degli esordi, Syd Barrett e il suo ruolo visti da vicino, David Gilmour e Roger Waters, i progetti visuali paralleli di Hipgnosis. Il fatto di essere una “thinking person’s band”, un collettivo pensante. Ci ho trovato le tante cose che non so e l’unica avanguardia pop (popular music). Tutte le arti visive e le tecnologie conosciute in una sintesi potente. Libro bellissimo. Da avere. Marco Mangiarotti