Archiviate le indagini su Penati: "Accuse infondate"

La Procura di Monza ottiene l'archiviazione sul maxifascicolo con 39 indagati che generò l'inchiesta sul cosiddetto Sistema Sesto. L'ex presidente della Provincia, già assolto in tribunale: "Cadono tutte le ipotesi di reato, anche sulla vicenda Serravalle. Finalmente"

Filippo Penati

Filippo Penati

Sesto San Giovanni (Milano), 27 luglio 2016 - Archiviazione. E' quella che ha chiesto e ottenuto la Procura di Monza per tutte le accuse a carico dell'ex presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, che rientravano in un  fascicolo di indagine con 39 indagati e rimaste fuori dal processo che ha visto lo stesso Penati e tutti gli altri coimputati assolti nel dicembre scorso. Si tratta del maxifascicolo aperto nel 2011 sul cosiddetto "Sistema Sesto". A dare notizia dell'archiviazione chiesta dalla Procura il 18 maggio e ottenuta dal gip il 13 luglio è lo stesso Penati in una nota: "Oltre all'assoluzione da parte del Tribunale - sottolinea - cadono tutte le ipotesi di reato. Finalmente chiusa anche la vicenda Serravalle".  

L'archiviazione delle ipotesi di reato ancora iscritte a registro è stata chiesta "per infondatezza della notizia di reato - scrivono i pm Walter Mapelli e Franca Macchia - e per insufficienza degli elementi raccolti a sostenere l'accusa in giudizio".  "Finalmente - commenta Penati - ora la stessa Procura ammette che le accuse di corruzione e finanziamento illecito al partito erano infondate in quanto non ha trovato riscontri. Con questa archiviazione si mette anche la parola fine alle accuse sulla vicenda della compravendita delle azioni Serravalle, iniziata 11 anni fa e già arrivata ad assoluzione da parte della Corte dei Conti".

Confermato, per Penati, "quello che ho sempre sostenuto: il processo a mio carico non si doveva fare perché basato solo su dichiarazioni senza una prova. Ora la Procura stessa definisce le accuse di Piero Di Caterina (imprenditore e accusatore del cosiddetto "sistema", ndr) 'prive di riscontri'". Per quanto riguarda Di Caterina "vedremo se e come procedere giudizialmente nei suoi confronti", dichiara Matteo Calori, legale di Penati.