Bocciato a Sanremo Giovani, "Escluso con i voti più alti"

Cantautore cita in giudizio la società di promozione di Andrea Guerra

Michelangelo Giordano

Michelangelo Giordano

Sesto San Giovanni, 15 marzo 2015 - Irregolarità​ nelle selezioni di Area Sanremo, il concorso per giovani artisti che sfocia nel ben più noto festival della canzone italiana. A denunciarle è Michelangelo Giordano, il quale ha citato in giudizio la società Sanremo Promotion e ha chiesto 250mila euro di danni. Trentasei anni, calabrese di nascita ma lombardo di adozione, Michelangelo vive da circa un paio di anni a Sesto San Giovanni e nella vita sogna di "sfondare" come cantante. Cantautore, precisa , spiegando che le canzoni che offre al pubblico sono tutta farina del suo sacco.

Michelangelo nel 2014 decide di prendere parte ad Area Sanremo. «I giovani a Sanremo arrivano in due modi. Sei sono selezionati direttamente dagli organizzatori attraverso le case discografiche, altri 2 invece si devono sudare la selezione passando da Area Sanremo, concorso bandito e finanziato dal Comune ligure e affidato, nella gestione, alla propria azienda controllata Sanremo Promotion, una società interamente a capitale pubblico», racconta Michelangelo. A ottobre 2014 si presenta in Liguria e dopo i corsi propedeutici e obbligatori si trova finalmente davanti alla giuria del concorso. «Il capo giuria era Roby Facchinetti, c’era anche Giusy Ferreri. Eravamo 388 iscritti e io ho presentato la mia canzone ‘Chi bussa alla porta’, un pezzo che parla delle crisi di panico». I giudici sembrano gradire: «Mi ricordo che Facchinetti mi fece i complimenti per l’arrangiamento e l’ironia che misi nell’interpretazione». Pochi giorni dopo arriva la lettera che però comunica a Michelangelo che non è stato scelto per il «secondo turno».

«Poco male mi dissi. C’era nella comunicazione la possibilità di chiedere la scheda di valutazione e così feci. A dicembre arrivò la scheda e vidi che avevo voti altissimi. Facchinetti mi diede 10 in tutte le voci. Mi sono insospettito e ho chiesto consiglio a dei legali. Insieme abbiamo chiesto accesso agli atti, trattandosi di concorso indetto con bando pubblico». Nel giro di un mese i documenti arrivano nelle mani di Giordano e dei suoi legali, ed ecco la sorpresa: «Tra i 40 finalisti c’erano cantanti con voti inferiori ai miei. Questo è irregolare». Con gli avvocati scatta così la citazione per la Sanremo Promotion, con tanto di richiesta di risarcimento danni. «Non credo sia un bene per la musica italiana che ci si prenda gioco così dei giovani che credono e investono in questo mestiere».