A Sesto corso di nuoto per sole donne: "Ci strumentalizzate"

Le ragazze arabe e il corso contestato: "Vogliamo solo stare tra donne e nuotare. Il corso non è dedicato a donne di una particolare religione o nazionalità" di Laura Lana

Una donna islamica indossa un costume che rispetta i dettami del Corano

Una donna islamica indossa un costume che rispetta i dettami del Corano

Sesto San Giovanni, 18 ottobre 2014 - L'idea del corso di nuoto è partita, l'anno scorso, da un gruppo di ragazze arabe che volevano «vivere l'esperienza piscina in intimità». Un'«esigenza concreta», divenuta poi un'esperienza «estremamente positiva, energica, divertente». La raccontano così le otto donne, che la scorsa stagione hanno partecipato alle lezioni all'impianto di via Marzabotto, di proprietà del Comune e gestito dal Geas. Un corso organizzato dal centro islamico sestese, che a gennaio proporrà la seconda edizione.

Un corso al femminile, istruttrici comprese. «Sì, perché per un giorno alla settimana un gruppo di donne si è ritagliato uno spazio da dedicare per sé, stando solo tra donne, divertendosi e ridendo lontane dal resto del mondo». L'iniziativa è pensata per tutte le donne, non solo per quelle di fede musulmana. «Tutte le iscritte, versando ovviamente la quota d'iscrizione, si recavano un giorno alla settimana per nuotare e magari scambiarsi qualche ricetta e confrontarsi, come quando si va dalla parrucchiera o in una delle tante palestre -, raccontano le corsiste -. Iniziative come questa, oltre a dare la possibilità a chi ha credi e culture diverse di sentirsi parte integrante di questo Paese, fa in modo di dare più spazio a tutte quelle donne, italiane o straniere che siano, che preferiscono avere delle attività dedicate a loro».

E, allora, dove mai starebbe la discriminazione? Lo chiedono le donne islamiche a chi si è schierato contro l'iniziativa. Che, dicono, non toglie diritti a nessuno, ma regala possibilità a qualcuno. «Già da molti anni, sul territorio nazionale, sono presenti corsi di danza per sole donne, palestre per sole donne e molte altre iniziative esclusivamente al femminile. Ma tra tutte solo il corso di nuoto organizzato da un centro islamico suscita tante polemiche. Due pesi due misure? Quale metro bisogna usare per definire la normalità?».

Il gruppo di nuoto risponde a muso duro alle critiche di questi giorni, che hanno riempito i social network: «La vicenda è stata politicamente strumentalizzata per puntare il dito contro gli stranieri che non vogliono integrarsi. Non è ancora chiaro però come un corso di nuoto per sole donne possa ostacolare l'integrazione, poiché il corso non è dedicato a una particolare religione o nazionalità e poiché lo sport unisce sempre e non divide».

Il rischio, dicono le iscritte, è andare ad «alimentare l'odio contro le minoranze» anche in «un comune come Sesto, che  e ben visto le attività sociali e sportive che promuovono il dialogo e l'integrazione».