Prove di moschea in via Luini. Con prefabbricato

Sesto, dopo lo sfratto da via Tasso verrà stabilito un prefabbricato nella stessa area che poi accoglierà definitivamente la comunità islamica con tanto di ristorante, biblioteca e casa dell'Imam di Laura Lana

l progetto della moschea che sorgerà in via Luini

l progetto della moschea che sorgerà in via Luini

Sesto San Giovanni, 12 marzo 2015 - Le prove generali di preghiera, in via Luini, inizieranno per l’estate. Perché prima della moschea da oltre 2.400 metri quadri, spunterà un prefabbricato che accoglierà la comunità musulmana sestese rimasta senza sede. Lo ha stabilito la Giunta, che martedì pomeriggio ha approvato una delibera che va a «chiudere un percorso e cercare una soluzione definitiva con tempi certi», come sottolinea il sindaco Monica Chittò.

Succede infatti che entro maggio il centro islamico debba lasciare la sede di via Tasso, dove era in affitto: a fine aprile, infatti, lo sfratto già prorogato diventerà esecutivo: «Già quest’estate ci eravamo interessati con la proprietà dell’immobile. L’alternativa di via Trento non è stata praticabile. In via Veneto il capannone acquistato dalla comunità musulmana non è adeguato a ospitare quella funzione, quindi in accordo anche con la Prefettura abbiamo individuato un altro luogo temporaneo». O, meglio, lo stesso: quello che diventerà definitivo, una volta che tra bonifiche e opere sarà concluso il nuovo centro con tanto di ristorante, biblioteca e casa dell’Imam.

Già il 15 dicembre era stato votato un atto di indirizzo della Giunta per riadeguare la pianificazione sull’area del Restellone. Con la regia del settore Demanio, gli uffici comunali hanno elaborato la nuova proposta insieme alla comunità islamica: una struttura provvisoria da installare nel terreno comunale, che non necessita di bonifica, dove sarebbero stati appoggiati i mezzi e la gru per realizzare i lavori sul resto dell’area. L’opera sarà a totale carico del centro musulmano, che sta ora vagliando diversi preventivi. Si parla di circa 100mila euro di spesa per una capacità di 200 persone e, a partire da oggi, 50 giorni per presentare progetto esecutivo e installare il prefabbricato che potrà essere usato per un massimo di 30 mesi: «È nostra premura rispettare i tempi - assicura Hocine Bouchemal, responsabile del centro -. Abbiamo già incaricato gli architetti che ci stavano seguendo per la realizzazione della moschea».

Anche perché tra meno di due mesi dovranno abbandonare via Tasso, dove avevano trovato sede dal 2000. L’operazione si articolerà in tre fasi, come spiega Alessandro Piano, assessore al Demanio e ai Lavori Pubblici: «Posa del prefabbricato, in parallelo la realizzazione delle opere stabilite dalla convenzione del dicembre 2013 e la rimozione per consentire l’insediamento dell’immobile definitivo. Ci sarà un periodo di coesistenza tra luogo di preghiera e cantiere». Dato l’ulteriore investimento, sono congelate le rate che la comunità deve pagare al Comune per i diritti di superficie su via Luini e che fino a oggi sono state versate. «Si tratta di uno slittamento che fa comodo anche a noi - precisa Piano - perché ci permetterà di avere soldi cash, già pronti, per effettuare il 30% di bonifiche e opere a nostro carico, come la strada pubblica». laura.lana@ilgiorno.net