Altro che Città metropolitana. I trasporti li decide solo Milano: niente Linea gialla fino a Paderno

l sindaco Alparone s’arrabbia: "Credo sia normale che se i trasporti vengono gestiti da Milano il sindaco Giuliano Pisapia lavorerà per migliorare la sua città e la loro efficienza. Così però le periferie continueranno ad essere tali" di Daniela Salerno

L’inaugurazione nel 2013 del cantiere  per la metrotranvia Milano-Desio–Seregno tuttora in forse  (Spf)

L’inaugurazione nel 2013 del cantiere per la metrotranvia Milano-Desio–Seregno tuttora in forse (Spf)

Paderno Dugnano (Milano), 25 febbraio 2015 . Niente metropolitana a Cormano, si allontana sempre più il sogno della Linea gialla prolungata fino a PadernoIl Comune di Milano ha infatti approvato le linee guida che porteranno al prolungamento delle metropolitana in vari comuni dell’hinterland: Cormano e quindi Paderno non sono state prese in considerazione. «I trasporti pubblici non dovrebbero essere gestiti da un solo Comune ma dall’insieme dei Comuni che oggi formano la Città metropolitana». Dura da parte del sindaco di Paderno Marco Alparone (FI) la critica all’assessore alla Mobilità milanese Pierfrancesco Maran, che ha illustrato il Piano della mobilità sostenibile destinato a ridisegnare il capoluogo nei prossimi dieci anni, ridefinendo i confini della Città metropolitana, andando a servire e collegare zone extraurbane lontane però da Paderno. «Non è assurdo che sia l’assessore di uno dei 138 Comuni della Città metropolitana a presentare il Piano della mobilità nel milanese? Non sarebbe stato più proficuo coinvolgere la Città metropolitana in questo, con il consigliere delegato?».

Così Marco Alparone reagisce al diniego dell’allungamento della metropolitana verso Cormano e Paderno. «Credo sia normale che se i trasporti vengono gestiti da Milano il sindaco Giuliano Pisapia lavorerà per migliorare la sua città e la loro efficienza. Così però le periferie continueranno ad essere tali e, anche se a parole con la nuova Città metropolitana si è parlato dell’importanza di lavorare sui mezzi di trasporto per unire i 138 Comuni che ne fanno parte, nella pratica se i trasporti faranno ancora riferimento a Milano le cose non cambieranno». Alparone è membro del Consiglio della Città metropolitana e già più volte sul tema dei trasporti si è scontrato con Milano. «Non è un caso che si siano fatti portar via i soldi della metrotranvia Milano-Limbiate da Expo, e che ancora si continua a mettere in discussione il ripristino del tram sulla linea Milano-Seregno. Sono deluso dalla Città metropolitana, purtroppo se le cose non cambieranno, se le competenze non passeranno a questo nuovo ente, accadrà ciò che temevamo: noi resteremo periferia e non ci sarà più un ente superiore come la Provincia, eletta dai cittadini, a tutelarci. Confido in un piano regionale che possa ripensare ai trasporti in maniera più ampia».