Sesto, abbatte i dissuasori e perde la targa: beccato quando torna a prendersela

Pilastri a terra in largo Lamarmora, pioggia di infrazioni per l'automobilista

L'automobilista ha fatto strike

L'automobilista ha fatto strike

Sesto San Giovanni (Milano), 3 agosto 2015 - Controllo di vicinato da una parte, lavoro di squadra tra vigili e polizia di Stato dall’altra. Due componenti che sono state essenziali per rintracciare l’automobilista che, nella notte tra sabato e domenica, ha sbandato in largo Lamarmora, facendo strage dei pilastri che delimitano la piazza del centro storico. L’episodio è accaduto  verso l’una di notte. La vettura ha urtato, buttandoli a terra, cinque dissuasori sul lato destro della carreggiata in direzione di via Dante. Il conducente è stato individuato dalla polizia locale, anche grazie ad alcuni residenti. Dopo i rilievi effettuati in largo Lamarmora, gli agenti sono infatti riusciti a ricostruire la vicenda con l’aiuto della polizia di Stato, recuperando informazioni per cercare di capire se qualcuno avesse sentito o visto qualcosa.

Così, si è scoperto che, nell’urtare i paletti, all’automobile si era staccata la targa, che era rimasta a terra per tutta la notte. Dei signori l’hanno subito notata e hanno preso nota del numero, che hanno poi fornito alle forze dell’ordine. Qualche ora dopo l’incidente, il proprietario è poi tornato sul posto per riprendersi la targa. A quel punto, ai vigili non è restato altro che mettersi alla ricerca del veicolo per ritrovare anche il responsabile dei cinque pilastri di cemento armato divelti. L’hanno ritrovato parcheggiato in via Padre Ravasi, con evidenti segni di collisione del tutto compatibili all’urto dell’altra notte.

Il conducente è un sestese classe 1978, che vedrà a proprio carico un nutrito verbale per il danneggiamento causato. Il comando andrà infatti a presentare diverse infrazioni al codice della strada per i limiti di velocità, i danni alle opere dell’arredo pubblico, la violazione dell’obbligo di fermarsi e non intralciare la circolazione. I paletti sono stati prelevati e temporaneamente depositati in magazzino da Core (la società che ha in appalto la pulizia delle strade), perché pericolosi.