ROSARIO PALAZZOLO
Archivio

Tram e metrò al palo nel Nord Milano. "E poi ci parlano di smog"

Trasporti già finanziati o cantierizzati restano fermi. Il sindaco di Cusano: il problema è che ora è impossibilke credere in una Città metropolitana

La nuova metrotranvia resta un miraggio

La nuova metrotranvia resta un miraggio

Cusano Milanino (Milano), 6 gennaio 2015 - Subito dopo l’allarme inquinamento di dicembre, il governo, i presidenti delle regioni e i rappresentanti dei sindaci si sono incontrati tra Natale e Capodanno per definire un pacchetto di "misure d’emergenza" antismog. Si è parlato di iniziative straordinarie e di finanziamenti da investire per nuove infrastrutture. I soldi servono per ottenere risultati concreti, ma come dimostrano due casi del Nord Milano, a volte non bastano. Perché mentre si litiga per qualche stanziamento aggiuntivo, opere già finanziate e appaltate rimangono bloccate. Inspiegabilmente sospese. Un caso eclatante è quello della nuova linea tranviaria Bresso-Seregno, che dovrebbe restituire un servizio di trasporto moderno a Comuni popolosi come Bresso, Cusano Milanino, Paderno Dugnano e alle città della prima fascia brianzola. L’opera è stata finanziata con 125 milioni di euro, appaltata due anni fa e persino cantierizzata con una cerimonia preelettorale che si è dimostrata un bluff. Il cantiere non è mai partito, né si conosce la data di avvio.

"È sconcertante – ammette il sindaco di Cusano Milanino Lorenzo Gaiani, che pure non è mai stato un grande sostenitore del progetto -. Le ragioni che impediscono la partenza dei lavori sono misteriose. O per meglio dire, sono molto chiare, manca una firma del Cipe (Comitato interministeriale di programmazione economica) che però non arriva. Le ultime notizie informali dicono che la firma potrebbe arrivare a gennaio, ma non c’è nulla di certo".

Cosa fermi il comitato dei ministri dall’apporre la firma all’ultimo documento mancante per l’avvio dei lavori, è davvero un mistero. "Intanto, quel mezzo di trasporto avrebbe potuto dare una grossa mano per ridurre lo smog nei nostri Comuni – confessa Gaiani -. Del resto i trasporti rimangono il nostro tallone d’Achille. Sto ricevendo diverse segnalazioni dai cittadini che utilizzano la linea di Trenord diretta a Milano e che denunciano ritardi e disagi continui. È innegabile che dal punto di vista dei servizi vi sia ancora una disparità tra Milano e gli altri Comuni della città metropolitana".

Gaiani lamenta un persistente milanocentrismo che impedisce di guardare con la stessa attenzione le questioni quando avvengono fuori dai confini di Milano. Per combattere il degrado, il sindaco di Cusano è pronto a smantellare i binari del vecchio tram fuori uso da 4 anni, se il cantiere dovesse tardare ancora. "Penso di rappresentare il pensiero di molti colleghi nel dire ai candidati per la poltrona da sindaco di Milano (e quindi della Città metropolitana, ndr) che noi primi cittadini cominceremo a credere davvero nella Città Metropolitana nel momento in cui ci sarà una attenzione reale dei problemi dei comuni intorno a Milano".

Da Cusano Milanino a Sesto San Giovanni lo scenario non è molto differente: Qui ad essere fermo è il cantiere per il prolungamento della M1 verso Cinisello-Bettola. Chi l’ha progettato sostiene che questo nuovo tratto di metrò taglierà drasticamente il numero di pendolari che oggi raggiungono il confine di Milano in auto. Nonostante ciò, il cantiere è fermo a circa metà dei lavori, dopo che MM ha "licenziato" l’impresa costruttrice per inadempienze contrattuali. Da un anno non si lavora e ancora non si conoscono i tempi per la ripresa del cantiere che in ogni caso, dal momento del nuovo avvio, avrà una durata di almeno due anni.